GARAGE/PSYCH |
Di primo acchito – sarà per il nome, o per le copertine, oppure anche solo per deformazione più o meno professionale – sembrerebbe di trovarsi di fronte alla “solita” band cresciuta nel mito di Black Sabbath, Blue Cheer, Hawkwind, con l’ormai abusato trademark fatto di commistioni tra blues di matrice ’70 e stoner più classico.
E invece no. Quella dei Fvzz Popvli è una proposta decisamente più intrigante ed accattivante, oltre che moderna (ci si passi il termine). Per carità, i riferimenti in parte restano quelli – e francamente non potrebbe essere altrimenti -, ma ciò che cattura davvero l’attenzione è l’attitudine marcatamente garage che il power trio romano mette in mostra negli scarsi quaranta minuti del nuovo capitolo della loro discografia.