giovedì 15 novembre 2018

KING BUFFALO: Longing to Be the Mountain (Review)

HEAVY PSYCH/STONER
A partire dalla loro formazione nel 2013, i King Buffalo hanno pubblicato il loro album d'esordio Orion soltanto nel 2016 dopo una manciata di demo ed EP. L'attenzione della band americana ai vari tasselli della propria discografia è sempre stata molto meticolosa e la pubblicazione nel 2018 sia di un EP (Repeater) che del nuovo Longing to Be the Mountain è evidentemente sintomo di come i tre siano infine giunti ad affinare il proprio songwriting ad un livello ritenuto accettabile dalla loro attitudine perfezionista.
Ipotesi avallata dall'enorme progresso compositivo mostrato nell'EP di cui sopra, ma soprattutto da questo secondo LP, uscito non casualmente per Stickman Records, etichetta madre dei Motorpsycho e garanzia assoluta di qualità, visti gli ultimi Papir, Weedpecker e, soprattutto, Elder. Band quest'ultima con cui i King Buffalo hanno condiviso un lungo tour europeo, dopo averne fatto uno negli States con gli All Them Witches. Paradossalmente proprio Elder e ATW sono i nomi ce viene più spontaneo associare ai KB, se non per affinità musicali quantomeno per una certa raffinatezza nel proporre la propria visione psichedelica.
Longing to Be the Mountain è un disco profondamente a stelle e strisce, come la splendida ballad d'apertura Morning Song fa intuire, con le sue chitarre acustiche in perfetto stile americana che evolvono lentamente in un tripudio di distorsioni heavy psych. Una dualità perfetta tra un lato acustico e "morbido" contrapposto ad uno più roccioso e di matrice stoner blues, che sembra essere la caratteristica fondamentale del sound dei nostri (Cosmonaut e Quickening ne sono altri esempi) insieme all'eccezionale voce di Sean McVay, cantante vero ed in grado di aggiungere il fattore necessario a fare la differenza tra semplice disco e capolavoro.
La lunga title track è puro desert rock al suo apice, perfetta nell'evocare immagini di spazi selvaggi e sconfinati, mentre Eye of the Storm chiude con una performance eccezionale del duo composto da Dan Reynolds e Scott Donaldson, giusto a ricordare cosa voglia dire essere una sezione ritmica realmente efficace.
Una delle sorprese più belle dell'anno, la testimonianza di una band al suo apice ormai nell'olimpo dei nomi da tenere d'occhio di tutta la scena psichedelica contemporanea.

TRACKLIST
  1. Morning Song
  2. Sun Shivers
  3. Cosmonaut
  4. Quickening
  5. Longing to Be the Mountain
  6. Eye of the Storm
INFO
ANNO: 2018
LABEL: Stickman Records
WEB: Website


KING BUFFALO: QUICKENING
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