sabato 27 giugno 2020

Black Magick SS - Rainbow Nights (Review)

PSYCH ROCK/DARK WAVE/BLACK METAL
Definire i Black Magick SS è un'impresa disumana. Qualche piccolo chiarimento però è possibile: band australiana, identità sconosciute.

martedì 23 giugno 2020

Рожь: Остов (Review)

Post Metal/Funeral Doom/Folk
Come spesso mi accade, se ho scoperto Рожь è stato grazie alla proverbiale sezione "Discovery" di Bandcamp, da sempre un ricco crogiolo di artisti di alta qualità.
Рожь (si legge "Rozh", per chi come me non mangia cirillico a colazione) è un artista russo che scrive musica di una profondità non comune, combinando alcuni tra i generi più intensi del metal estremo: atmospheric black, funeral doom e un sotto-tema folk piuttosto spiccato che in "Остов" si respira costantemente, dalla musica all'artwork.

mercoledì 17 giugno 2020

HEAVY IN THE BOX (June 2020)

A cura di : Emiliano Sammarco



TOP ALBUM
TIA CARRERA: Tried and True (Review)

Austin, si sa, è una culla davvero fervida di ottime rock band e i Tia Carrera sono qui per ricordarcelo. Prendete gente come Earthless, ultimi Saint Karloff e Harsh Toke, i virtuosismi di Jimi Hendrix, il blues sudicio dalle strade americane, quello nato nel caldo sole texano, ed avrete un’idea chiara di ciò che troverete fra le pieghe di questo disco.

martedì 16 giugno 2020

ORANSSI PAZUZU: Mestarin Kinsy (Recensione)

PSYCHEDELIC BLACK METAL
Psychedelic Black Metal? Avantgarde Metal? Kraut Black Metal? Progressive Black Metal? Forse nulla di tutto ciò o forse tutto insieme frullato.

mercoledì 10 giugno 2020

NOUS: III (Review)

EXPERIMENTAL/AMBIENT

Riportare a parole questo disco dei NOUS non è certamente compito facile, a causa della sua natura sfuggente ai generi e per gli arrangiamenti spesso complessi nel quale gli strumenti si intersecano fra di loro, creando una rete di suoni difficile da sbrogliare.

venerdì 5 giugno 2020

CONVOCATION - Ashes Coalesce (Review)


Death/Doom
Il ritorno dei Convocation è segnato da lead malefici e riff monolitici che immergono l'ascoltatore in un suono pieno, denso e profondo come una pozza di catrame. Non ci aspettavamo altro dal duo finlandese, con alle spalle un debutto imponente come "Scars Across". Ascoltando "Ashes Coalesce" si ha grossomodo la sensazione che ti stia cadendo addosso il sole. Un album fumoso, tetro e pesante nel senso più bello e vero del termine, ricco di soundscapes e melodie minimaliste.
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