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giovedì 28 maggio 2020

ODRAZA: Rzeczom (Review)

"We dedicate "Rzeczom" to ourselves, the authors. It is a diary."
Dopo più di 5 anni di silenzio non speravamo più in un nuovo album degli Odraza, ma per fortuna eccoci qui.

lunedì 20 aprile 2020

MAG: Mag (Review)

BLACK/DOOM
Che la Polonia fosse capace di sfornare album stoner e doom di alta qualità ci avevano già convinto band come i Dopelord, gli Entropia o gli Spaceslug, ed i connazionali MAG non sono certo un'eccezione. Che la Polonia fosse capace di sfornare album stoner e doom di alta qualità ci avevano già convinto band come i Dopelord, gli Entropia o gli Spaceslug, ed i connazionali MAG non sono certo un'eccezione.
Il quintetto propone la collaudata ed ottima formula di un doom ritualistico classico, scuola Candlemass, che in questo caso abbraccia il black metal: i riff lenti e cadenzati in stile Candlemass si alternano a riprese veloci e blastbeat inaspettati, e la voce si muove molto bene in entrambi gli stili.
Il black metal apporta una certa intensità ed una profondità ai riff che i MAG incatenano, e porta con sé gran parte delle sezioni melodiche del disco. Sebbene risenta forse di scarsa originalità, MAG si presenta comunque come un album solido, senza fronzoli ma che sa mantenere un certo grado d'intensità dall'inizio alla fine; i riff ci sono (e sono tanti), l'atmosfera è quella giusta, la voce in stile Attila/Kvarforth è "marcia" come è giusto che sia. Qual è il risultato? Naturalmente un bel disco doom: impossibile sorridere mentre lo si ascolta (in senso buono).
Speriamo di sentir parlare di nuovo dei MAG!
80/100
TRACKLIST:
  1. Kambion
  2. Pragnienie
  3. Czarci Chwost
  4. Samotnik z Providence
  5. Dobieram nastepna z talii zaklec
INFO:
ANNO: 2020
LABEL: Piranha Music
WEB: Bandcamp
MAG - MAG

mercoledì 13 febbraio 2019

DOPELORD/WEEDPECKER/MAJOR KONG/SPACESLUG: 4 Way Split (Review)

DOOM/PSYCH
Non solo di Belzebong vive il doom polacco. Esemplare testimonianza dell'ottimo livello qualitativo della scena nazionale è questo ottimo split tra quatto delle band che tengono alta la fiaccola della psichedelia oscura, ognuna con la sua personalissima declinazione.

mercoledì 14 novembre 2018

BELZEBONG: pronti ad affumicare il VVitch Festival


Indubbiamente ascesi tra le band più amate della scena doom europea grazie ad una manciata di album e, soprattutto, ai loro live sempre di altissimo livello, i Belzebong saranno presto in Italia per un appuntamento imperdibile come quello del VVitch Festival. Abbiamo scambiato quattro chiacchere con la band in vista del live e approfittando anche dell'uscita del loro nuovo album Light the Dankness.

mercoledì 31 ottobre 2018

BELZEBONG: nuovo album a sorpresa

Era nell'aria (espressione appropriata, visto di chi stiamo parlando) già da un po', ma è comunque una bellissima sorpresa: i Belzebong hanno pubblicato il loro terzo album in studio, festeggiando la ricorrenza "particolare" del 31 ottobre.
Il nuovo disco dei polacchi si intitola Light in the Dankness e contiene, come è ormai loro tradizione, quattro nuovi brani ad altissimo tasso di THC e Doom, disponibili al momento solo in formato digitale.
Copertina, tracklist e streaming dell'album in fondo alla pagina.
La band sarà in Italia il 25 ottobre in occasione del VVitch Festival, ottima occasione per poter godere dal vivo dei nuovi brani.

lunedì 11 giugno 2018

SPACESLUG: i dettagli del nuovo lavoro


La BSFD Records annuncia il nuovo album degli Spaceslug, Eye the Tide, in uscita il 20 Luglio. Il disco è preceduto dal video del singolo Obsolith. In basso potete ascoltare il brano. Di lato la copertina del lavoro.

giovedì 22 giugno 2017

ROSK: Miasma (Review)

ATMOSPHERIC SLUDGE METAL
I Rosk non sono il nome del momento, né un nome storico per cui tutti vanno pazzi. Anzi, i ragazzi polacchi hanno rilasciato solo lo scorso anno il primo EP self-titled in cui già dimostravano di avere qualcosa di diverso dai tanti gruppi post-black metal che oramai affollano la scena musicale. Questo è effettivamente il primo vero lavoro del gruppo e dimostra a pieno le loro capacità. Forse parlare di post-black metal è eccessivo, magari si parte da quella base per evolversi in svariate direzioni e assorbire tutte le influenze possibili, specie l’atmospheric sludge. Il disco comprende quattro tracce per una durata complessiva di una cinquantina di minuti, di cui buona parte è occupata dall’ultimo brano: “Beneath the Light”.
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