giovedì 30 aprile 2020

ALTRABBESTIA!!!: Una nuova rubrica per farvi conoscere i nostri ascolti extra Doommabbestia!!!



TOP ALBUM APRILE 2020:

NINE INCH NAILS: GHOSTS V TOGETHER / GHOSTS VI LOCUSTS (REVIEW)

Non posso nascondere il mio amore per questa band, anche nelle mie personali produzioni non ne faccio mistero. Quasi tutto quello che ha prodotto Trent negli ultimi 30 anni mi ha entusiasmato, Da Downward Spiral agli ultimi distruttivi ep, passando per l’ambient (a modo suo) dell’esperimento Ghosts, un viaggio nei meandri della sua mente deviata, contorta ma puramente umana e fragile. Ed è proprio da quegli esperimenti di fantasmi interiori (Ghosts I - IV dl 2008) che si riparte per questo secondo atto (in realtà il quinto ed il sesto) delle visioni più delicate e appunto ambient del nostro: Ghosts V e Ghosts VI continuano il viaggio, invero a sorpresa (non una nota era stata spesa prima del loro rilascio), e completamente in free download, nelle profondità dell’abisso umano, un’abisso che non è più solo il suo, ma di un’umanità che ora come non mai è braccata da un nemico invisibile, rinchiusa in una quarantena surreale e difficile da affrontare.

mercoledì 29 aprile 2020

1000MODS: Youth of Dissent (Review)

STONER
I 1000Mods vengono dalla Grecia e per chi non li conoscesse hanno all'attivo quattro album. Super Van Vacation (2011), Vultures (2014), Repeated Exposure To...(2016), disco che ho amato ma che nulla è rispetto al nuovo parto Youth of Dissent. Si perché i nostri con quest'album passano di diritto da buona band a band fondamentale per l'avanzata dello stoner in terre aliene. Quattro anni dopo, la band greca si presenta a noi con undici nuovi brani e quasi un'ora di magia. 

lunedì 27 aprile 2020

KANAAN: Double Sun (Review)

PSYCHEDELIC ROCK
Da sempre la musica psichedelica anni 70 è un mio pallino, seppur negli anni abbia affinato i miei ascolti con un pò tutti i generi, dal doom all’elettronica, al pop, al prog, dalla classica al death metal: la psichedelia è un elemento cardine nei miei ascolti, un qualcosa che vado sempre cercando, anche in robe totalmente distanti da tale spirito. Per questo motivo, quando mi si pone dinnanzi alle orecchie una band come questi Kanaan, sono sempre molto scettico e pretenzioso.

domenica 26 aprile 2020

THEM MOOSE RUSH: Dancing Maze (Review)

NOISE/PROG ROCK
Arrivano dalla Croazia i Them Moose Rush e sono un fulmine a ciel sereno. Dancing Maze è un disco magnifico. Un disco pazzo, ispirato dall’inizio alla fine e dalle molteplici influenze.
Ad una band tecnicamente pazzesca si unisce un cantante davvero versatile e dalla grande ugola che per questa volta si scrolla di dosso (quasi) del tutto l’ombra di Cedric Bixer Zavala (At the Drive In, Mars Volta), dimostrando di essere notevolmente dotato di una propria personalità.

sabato 25 aprile 2020

OCKULTIST: Festering Wounds (Review)


Non ci aspettavamo certo unicorni ed arcobaleni da una band di Stoccolma che fonde lo Sludge/Doom più diretto e rancido con alcuni elementi di Death Metal; eppure, gli ottimi Ockultist riescono comunque a farsi notare ed a cogliere impreparati con un disco putrido, dissonante, brutale, senza speranza. Il quartetto svedese nasce dalle ceneri di una band D-beat, e in occasione del suo secondo full-lenght uscito lo scorso Marzo a firma Sludgelord Records, fa centro.

martedì 21 aprile 2020

DWAAL: Gospel of the Vile (Review)

"Slow, heavy, depressing atmospheres since 2014".
DOOM/SLUDGE
Bisogna dire che i Dwaal, sestetto di Oslo votato al culto del valvolare, sanno descriversi bene.
Il loro sound si trova in quel delizioso e ben noto incrocio musicale tra il doom, lo sludge ed il post-metal; i sei norvegesi sanno creare, al di là di un muro di suono compattissimo, atmosfere cupe ed ancestrali. 
Gospel of the Vile riassume la claustrofobia dissonante dei Neurosis con le melodie minimaliste (che rivestono sempre una certa importanza) e le atmosfere avvolgenti dei migliori Cult of Luna/YOB.

lunedì 20 aprile 2020

MAG: Mag (Review)

BLACK/DOOM
Che la Polonia fosse capace di sfornare album stoner e doom di alta qualità ci avevano già convinto band come i Dopelord, gli Entropia o gli Spaceslug, ed i connazionali MAG non sono certo un'eccezione. Che la Polonia fosse capace di sfornare album stoner e doom di alta qualità ci avevano già convinto band come i Dopelord, gli Entropia o gli Spaceslug, ed i connazionali MAG non sono certo un'eccezione.
Il quintetto propone la collaudata ed ottima formula di un doom ritualistico classico, scuola Candlemass, che in questo caso abbraccia il black metal: i riff lenti e cadenzati in stile Candlemass si alternano a riprese veloci e blastbeat inaspettati, e la voce si muove molto bene in entrambi gli stili.
Il black metal apporta una certa intensità ed una profondità ai riff che i MAG incatenano, e porta con sé gran parte delle sezioni melodiche del disco. Sebbene risenta forse di scarsa originalità, MAG si presenta comunque come un album solido, senza fronzoli ma che sa mantenere un certo grado d'intensità dall'inizio alla fine; i riff ci sono (e sono tanti), l'atmosfera è quella giusta, la voce in stile Attila/Kvarforth è "marcia" come è giusto che sia. Qual è il risultato? Naturalmente un bel disco doom: impossibile sorridere mentre lo si ascolta (in senso buono).
Speriamo di sentir parlare di nuovo dei MAG!
80/100
TRACKLIST:
  1. Kambion
  2. Pragnienie
  3. Czarci Chwost
  4. Samotnik z Providence
  5. Dobieram nastepna z talii zaklec
INFO:
ANNO: 2020
LABEL: Piranha Music
WEB: Bandcamp
MAG - MAG

sabato 18 aprile 2020

GAYTHEIST: How Long I Have Been on Fire? (Review)

HARDCORE/PUNK ROCK
Provenienti direttamente dall’Oregon, i Gaytheist riescono certamente a creare interesse grazie al loro monicker bizzarro, ma anche la musica che questi ragazzi suonano non è niente male. La proposta dei nostri è un hardcore suonato di pancia e dedito a far muovere un po’ di teste.

venerdì 17 aprile 2020

BARRENS: Penumbra (Review)

POST METAL/ROCK STRUMENTALE
Ricordo quando scrissi le recensioni degli ultimi lavori di Pelican e Russian Circles, dicendo e continuando ad affermare che seppur il cosiddetto Post-metal, soprattutto quello strumentale, sia un genere che da un bel pò ormai ha mostrato la corda, forte della sua propensione a gigantismi sludge miste a scorribande psichedeliche e post rock, ancora sapeva regalare qualche emozione.

giovedì 9 aprile 2020

ZOLLE: Macello (Review)

Stoner/Sludge/Lard Rock
"Only those who know the ease of a cow while defecating can understand the genesis of the songs of ZOLLE". 

Quella che gli ZOLLE hanno per lo sterco e per la vita bucolica a contatto con bovini e balle di fieno è una vera passione. Il duo di Bruzzelle (ridente località nel Lodigiano) ci ricorda quanto è bello vedere una band che non si prende troppo sul serio.

lunedì 6 aprile 2020

LILI REFRAIN: Ulu (Review)



RITUAL AMBIENT / DRONE

Sono passati sette anni dall’ultimo disco di Lili Refrain “Kawax”, lavoro di grande spessore che l’aveva lanciata tra i progetti più interessanti degli ultimi anni in Italia. Sette anni sono passati, e si sentono tutti.
Siamo chiari sin da subito: uscito a marzo, “Ulu” è già uno dei candidati a disco dell’anno.

domenica 5 aprile 2020

PONTE DEL DIAVOLO: Mystery of Mystery EP (Review)

Blackened Doom Metal
Per fortuna l'inverno del 2020 non ha portato solo epidemie virali: i nuovissimi Ponte del Diavolo debuttano con il loro primo EP "Mystery of Mystery", 17 minuti di occultismo e di spiccato gusto per il nostro caprone preferito in formato di registrazione live senza editing.

venerdì 3 aprile 2020

KVELERTAK: Splid (Review)

DEATH 'N' ROLL/HARDCORE PUNK
Splid. Discordia. Quando un titolo si rivela profetico per i tempi che corrono. Quando la musica si rivela un gradino sopra la concorrenza. Quando una band si rivela enorme. Non era semplice dopo il deludentissimo Nattesferd per i norvegesi Kvelertak rialzare la china, soprattutto dopo la dipartita del cantante Erlend Hjelvik, sostituito da Ivar Nioklaisen (Silver, The Good, The Band and the Zugly, altra ottima band che vi consiglio se vi piacciono queste sonorità). In realtà il cambio ha giovato tantissimo alla band. La maggior versatilità del nuovo Singer è innegabile. Laddove il vecchio cantante peccava di essere troppo monocorde e votato maggiormente al black e al metal estremo in generale, imbrigliando la band in confini davvero troppo stretti, con Ivar si va oltre.

giovedì 2 aprile 2020

ZOLLE: ascolta "Macello" in anteprima!

Sarà pubblicato domani da Subsound Records il nuovo album degli Zolle, Macello, ma voi fortunati lettori di Doommabbestia potete già ascoltarlo oggi!
Trovate lo streaming dell'album qui sotto, buon ascolto!
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