Non ci aspettavamo certo unicorni ed arcobaleni da una band di Stoccolma che fonde lo Sludge/Doom più diretto e rancido con alcuni elementi di Death Metal; eppure, gli ottimi Ockultist riescono comunque a farsi notare ed a cogliere impreparati con un disco putrido, dissonante, brutale, senza speranza. Il quartetto svedese nasce dalle ceneri di una band D-beat, e in occasione del suo secondo full-lenght uscito lo scorso Marzo a firma Sludgelord Records, fa centro.
Festering Wounds trascina l'ascoltatore in una fossa infernale profonda e senza via d'uscita; un viaggio nei più oscuri recessi della musica, dove disgusto e malessere sono palpabili. Ogni minima traccia di melodia viene spazzata via e sacrificata sull'altare di riff opprimenti, cadenzati e dissonanti, assordanti e grassi muri di suono. L'unico momento in cui la musica esce dallo strato melmoso in cui cui gli Ockultist sguazzano con confidenza è rappresentato da Ropes/Necks, ma in generale l'album si presenta come un'incessante salva di mazzate lente e pesanti tra capo e collo, senza discontinuità né momenti di riposo.
Festering Wounds è un album pesante all'inverosimile, anti-estetico, ignorante e disgustoso: insomma, una piccola perla dello Sludge moderno. Consigliatissimo!
85/100
85/100
TRACKLIST:
- Vermin
- Abysmal
- Lividity
- Ropes/Necks
- Left for Ted
INFO:
ANNO: 2020
OCKULTIST - VERMIN