POST METAL/ROCK STRUMENTALE |
Ricordo quando scrissi le recensioni degli ultimi lavori di Pelican e Russian Circles, dicendo e continuando ad affermare che seppur il cosiddetto Post-metal, soprattutto quello strumentale, sia un genere che da un bel pò ormai ha mostrato la corda, forte della sua propensione a gigantismi sludge miste a scorribande psichedeliche e post rock, ancora sapeva regalare qualche emozione.
Beh, qui, in questo Penumbra, opera prima di questa compagine svedese che alle prime armi non è (ricordate gli SCRAPS OF TAPE? Se no, arripigliateli subito), va a disintegrare le due band succitate con un album che definire profondo ed emozionale è un semplice eufemismo: non inventano assolutamente nulla, siamo appunto dalle parti di CoL, Isis, qualche spruzzata di Noise e tanto ma tanto post rock, di quello di prim’ordine, di quello figlio dei migliori Mogwai, e altrettanta elettronica avvolgente e ben congegnata per inserirsi nei brani in modo così naturale da non poterli pensare senza.
Da Atomos, ad Arc Eye, passando per la struggente e bellissima The Passing fino alla chiusa Umbra, si ha la sensazione di essere cullati ed accompagnati in un saliscendi emotivo così forte e penetrante da far dimenticare che l’originalità non rientra in queste pieghe piene di ombre ma anche di abbaglianti cavalcate verso empirici paradisi di luce.
Penumbra è un album che non stanca, che emoziona, che ti tiene incollato! Penumbra è un album bello, punto e basta!
75/100
TRACKLIST
- Antumbra
- Atomos
- Oracle Bones
- Grail Marker
- Arc Eye
- Shifter
- Penumbra
- The Passing
- Umbra
ANNO: 2020
LABEL: pelagic
WEB: Facebook
BARRENS - ATOMOS