Sì, quest'anno vi beccate doppio live report del Roadburn. Non è che ci teniamo a farvi soffire, Seba ha coperto più concerti ed è sicuramente più approfondito ed analitico di me nel suo report.
Visto che però qualcosina di diverso l'ho vista anche io e che la sua era anche la prima volta al Roadburn, pensavamo sarebbe stato interessante avere due diversi POV sul festival.
Premesso ciò, prima di passare al live report vero e proprio, alcune considerazioni:
- addio Het Patronaat: ultima edizione del festival in cui sarà presente questo suggestivo palco, altrettanto famoso per le lunghissime code che si formavano al suo esterno.
- apprezzatissima l'introduzione dei bicchieri riutilizzabili, ma non è inutile se dai comunque la possibilità di prendere le bevande in plastica?
- dopo aver applaudito finalmente alla localizzazione del merch in unico posto a partire dalla scorsa edizione, non ho potuto fare a meno di notare che quest'anno a) il merch di alcuni gruppi non è mai apparso, e non credo a causa di assenza dello stesso, ma per un'attenzione molto carente da parte degli addetti, probabilmente anche perchè in numero non sufficiente a gestire la mole di materiale b) i prezzi erano davvero esagerati, con picchi mai raggiunti nelle scorse edizioni.
Ma passiamo alla musica.