SLUDGE, METAL, INDUSTRIAL, VISUAL |
mercoledì 30 novembre 2011
GODFLESH: Streetcleaner
martedì 29 novembre 2011
Poppodium
No amici, non mi sono messa a inveire contro il signore dopo essermi ustionata la lingua!!!
E' la denominazione dello 013, ovvero il luogo dove assisteremo al
ROADBURN 2012 !!!
Doommabestia© sarà lì per voi, per noi e un po' per tutti...e vi regalerà il reportage dell'anno, senza penuria di particolari! (- tipo i denti di Matt Pike!)
Tilburg, here we come!!
Anticipazioni - slurp slurp, gnam gnam!
lunedì 28 novembre 2011
ATOLAH: Relics
STONER, DOOM, METAL |
venerdì 25 novembre 2011
Doomsday
Locandina 2012 - bella! ma anche no.. |
Lo so cosa state tutti pensando...la stessa cosa che stiamo pensando noi!
Avete puntato le sveglie per doomattina?
Io l'ho puntata da almeno un mese!
In piedi alle 8.30 e dalle 9.00 (precise!) già incollati allo schermo che nemmeno una mosca sulla..............
carta moschicida! (hai pensato MERDA! Ti ho beccato!!)
Sarà una mezzora di fuoco e questa è una sfida sorelle e fratelli, domani non ci sarà fratellanza che tenga!
Ci batteremo a colpi di click e di carte di credito, sgomiteremo tra il pogo digitale per accaparrarci il nostro biglietto per il Paese delle Meraviglie!!!
Perciò beccatevi QUESTE info, che potrebbero anche esservi utili!
Stasera pochi bagordi, balordi - tomorrow is Doomsday!!
ELECTRIC WIZARD: Let Us Pray
DOOM, STONER, METAL |
Tanto per cominciare, questa è una registrazione che ha a che vedere con gli addii. Sì, Let Us Pray (2002) segna l'inesorabile tramonto degli Electric Wizard, una fra le band poi venute a rigenerarsi in modo completamente nuovo e in parte poco apprezzato. Con questa fatica, infatti, Bagshaw e Greening decideranno di porre fine alla creatura che per anni aveva seminato terrore ed effetti collaterali in tutti i suoi fanatici assertori. E si sente tutta, l'atmosfera di fine che nelle tracce proposte viene a dilatarsi senza opposizione alcuna. Qui gli Wizard sono poco incisivi rispetto agli album precedenti, e i brani sono molto più riflessivi, sia nei testi che nelle sonorità, lasciando spazio a tutta una serie di considerazioni che possono far intendere a tutti i loro detrattori, quella che era una conclusione più che scontata: non c'era più niente da fare, ciò che fu prima, non sarebbe potuto essere poi anche dopo!
MELVINS: Lysol
SLUDGE, VISUAL, METAL |
giovedì 24 novembre 2011
Fase 2: Morte (apparente) e resurrezione
Dal
1970 al 1973 i Black Sabbath hanno dunque contribuito a creare e
definire qualcosa di completamente nuovo. Musica lenta, sofferta,
teatrale e oscura, equamente divisa tra visioni di mondi “altri” e urla
di odio verso “questo” mondo. Pochi sono i gruppi nati in quegli anni
che andarono loro dietro, vuoi per l'originalità della proposta vuoi per
la scomodità delle tematiche. Tra questi vale la pena di citare Blue Cheer, High Tide, Iron Butterfly, Black Widow, Coven e il “lato oscuro” della scena prog italiana (Jacula
soprattutto). Stiamo però parlando di gruppi vicini ai Sabbath per le
tematiche più che per l'aspetto prettamente musicale. Evidentemente il
blues infetto dei quattro di Birmingham non aveva (ancora) quell'appeal
necessario a far nascere un genere. Bisognerà attendere la fine degli
anni '70 per imbattersi nei primi, credibili epigoni dei Black Sabbath.
ELECTRIC WIZARD: Supercoven
DOOM, STONER, SPACE DOOM, METAL |
Che dire signori? Chi non conosce la band in questione, o ha seri problemi con la propria coscienza, oppure è vissuto su Plutone sino a ieri. Supercoven Ep è quel gran capolavoro datato 1998, di quella altrettanto stra-dopatissima doom band che il doom non solo l'ha fatto, ma l'ha anche fumato! Sìssignori: Electric Wizard. Tre, numero magico: Jas Oborne (guitar), Tim Bagshaw (bass) e Mark Greening (drums, ma anche il batterista con le basette più spesse della storia di questo genere). L'opera in questione, sebbene consti di due sole e miserrime tracce, farebbe crollare l'intera catena dell'Himalaya, se mal equalizzato e ascoltato presso posti come Kathmandu!
Questo è
Doom,
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Metal,
Recensioni,
Space-Doom,
Stoner
mercoledì 23 novembre 2011
OMEGA MASSIF: Geisterstadt
POST METAL - SLUDGE - AMBIENT |
Amanti delle atmosfere sludge-visual che sfociano nel doom, rizzate le orecchie. Omega Massif è una band tedesca strumentale post-metal (di Würzburg per la precisione). Il gruppo è nato nel 2005 da Andreas Schmittfull (chitarra), Michael Melchers (chitarra), Boris Bilic (basso) e Christof Rath (batteria). Esordiendi, hanno registrato il loro demo "Kalt" nel 2005 e iniziato a suonare spettacoli con gruppi come Knut, Taint e Tefra tra gli altri. Nel 2007, pubblicano il loro primo full-length album: "Geisterstadt" (che significa "Ghost Town" in tedesco). L'album tesse un racconto di antiche miniere d'argento abbandonate, cavalcando luoghi onirici attraverso le gallerie di montagne immense, e città abbandonate, illustrate mediante il massiccio abuso di chitarroni strumentali post-metal (e quasi sicuramente di logoranti stupefacenti).
Gli Dei dell'oscuro sono tornati
Osbourne, Iommi,Butler e Ward torneranno nel 2012 con un nuovo album dopo 33 anni e sarà il loro primo lavoro dopo "Never Say Die"(1978). I quattro hanno firmato un nuovo contratto discografico con la storica etichetta Vertigo/Universal Republic e il giorno 11/11/11, presso lo storico locale di Los Angeles "Whiskya Go-Go", si sono presentati assieme a Rick Rubin per una conferenza stampa dove hanno annunciato la notizia. Il 24 Giugno 2012 torneranno in Italia presso l'Arena Rho fiera di Milano dove saranno headliner al classico appuntamento del Gods of Metal.
ZOROASTER: Voice Of Saturn
SLUDGE - SPACE DOOM - METAL |
Provenienti da Atlanta, gli Zoroaster sono definiti come la band più rappresentativa della città. Per concepire di chi si sta parlando, basti pensare che la loro pagina myspace fino a qualche tempo fa descriveva il loro sound come "A Dinosaur taking a shit". Ma veniamo al dunque: il loro principale modo di organizzare il suono può essere paragonato ad un incontro impossibile fra Melvins, Sleep, Pink Floyd e i lavori più malati dei Grateful Dead, avendo nell'indole una predisposizione dotata di un sacco di sfumature psichedeliche, e mescolata ad una media lunghezza dei brani proposti (notare però, che alcune delle loro canzoni sono più lunghe di 13 minuti).
lunedì 21 novembre 2011
SONS OF OTIS: Temple Ball
SPACE, DOOM |
RAMESSES: Chrome Pineal
SLUDGE - DOOM - METAL - VISUAL |
Chrome Pineal è l'ultima fatica dei Ramesses, band anglosassone nata dalle ceneri degli Electric Wizard. Tale sacrilego atto di scissione, ha comportato la dipartita del batterista Mark Greening, e del chitarrista Tim Bagshaw (bassista negli Wizard), unitisi successivamente al bassista (nonchè cantante) Adam Richardson. Questa unione, ha dato avvio ad una sperimentazione che affonda le proprie radici nel death metal più nordico, e nell'esoterismo tipico del doom anglo-scandinavo. Quello dei Ramesses è un mondo pregno di desolazione, nenie incrostate di sporcizia sonora e feedback abrasivi, che portano alla luce ambienti volti a sgorgare da una sorta di fango primordiale.
giovedì 17 novembre 2011
Tilburg Caput Mundi
Come ogni anno, la ridente cittadina di Tilburg ospita il più atteso festival dedicato ai cultori del genere, il ROADBURN . La lineup è davvero interessante vista la partecipazione di gruppi monumento come Sleep, The Obsessed, Voivod (organizzatori di una delle quattro serate), Yob, Om e Pelican....
Ecco la lista parziale dei gruppi che hanno confermato la loro presenza (ricordo che la lista è in ordine alfabetico e non di apparizione) :
Ecco la lista parziale dei gruppi che hanno confermato la loro presenza (ricordo che la lista è in ordine alfabetico e non di apparizione) :
CONAN : Horseback Battle Hammer
DOOM, STONER, SLUDGE |
Horseback Battle Hammer è la loro seconda release, e la band non ha ancora inciso un vero e proprio album dalla lunghezza consona alle sonorità del doom più dopato ed occulto.
giovedì 10 novembre 2011
Tutto ebbe inizio........
Stanno finendo gli anni '60 quando John Michael “Ozzy” Osbourne, Anthony Iommi, Bill Ward e “Geezer” Butler fondano la Polka Tulk Blues Band, formazione di blues rock che conosce una breve stagione di notorietà a livello locale. Siamo a Birmingham, città natale di un altro gruppo di una certa qual importanza per la musica “dura”. Anche i Polka Tulk (poi Earth), come i concittadini Led Zeppelin (parlavamo di loro, ovviamente), mostrano le influenze più varie: oltre all'immancabile blues (matrice di tutta la musica leggera o quasi), i quattro si appassionano al folk europeo e alla psichedelia. Dove sta allora il colpo di genio, la scintilla, la cesura con tutta la tradizione precedente? Cosa rende i Black Sabbath un gruppo sostanzialmente diverso?
martedì 1 novembre 2011
MONOMYTH
BIO:
MONOMYTH, unleashed from The Netherlands, is the journey . . . the five who explore and expand the boundaries of their own musical universe. Firmly rooted in Space, Trance and Krautrock, the band leans heavily on a solid foundation of drums and bass guitar, while adding guitar, keyboards and textures layer upon layer. MONOMYTH will drag you inside their cosmic playground. Enter an arena where there is no more time or space, simply the vacuum in which communication is operated on a higher level. You can enter in two ways . . . simply by closing your eyes and letting the instrumental music transport you, or with eyes wide open as you descend into the mind staggering light show.
Source: Facebook Page
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