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INDUSTRIAL, METAL, VISUAL, SLUDGE |
Negli ultimi 15 anni, Blut Aus Nord, la one-man band generata dal suo visionario creatore denominato come Vindsval, musicista francese, ha modificato l'idea e l'essenza del Black Metal più morente, per condurlo a forme nuove, ma non meno oscure. Riverberi stagnanti dei primi Godflesh e il ritmo marziale in formato Ministry, saturano alcuni dei suoi migliori accorgimenti dronici, il cui rumore incessante lascia pensare ad un solo termine: frammentazione. Vindsval è il cassico figlio di puttana del mondo ultra-alternative-metal: non rilascia i testi di ogni suo album, e non dice molto in pubblico. Nelle foto per la stampa, egli è spesso incappucciato e avvolto nel buio. Giusto così, per farvi capire di chi si parla. Non certo di Paris Hilton. Dopo anni di vuoto produttivo,Vindsval propone nell'anno appena conclusosi (2011) questo lavoro dalle strutture indecifrabili, mistiche e terribilmente misteriose, intitolandolo The Desantification, entro il quale strazianti ritmiche vengono strangolate da una batteria e da tutto un muro di chitarre impostate con precisione a dir poco teutonica.