lunedì 16 gennaio 2012

WEEDEATER: Sixteen Tons

DOOM, STONER, SLUDGE
Anche in questo caso, amanti della pesantezza, introduciamo un album la cui digeribilità è fortemente messa in discussione. Non certo perchè il materiale di cui si intende parlare sia fetido o scaduto, ma senza dubbio per le dimensioni sproporzionatamente demoniache alle quali i Weedeater, band in questione, dedicano registrazioni senza preoccuparsi minimamente delle conseguenze inferte agli ascoltatori che hanno la fortuna di ritrovarseli lungo il cammino. Dati alla mano, l'album è uscito nel lontano 2003, ed in tutti i sensi ha saputo farsi forza tra le correnti di un panorama doom-stoner ancora in via di consolidazione. Assieme ai Bongzilla, i tre pistoleri "magna-droghe" rappresentano tutt'oggi uno dei capisaldi della violenza valvolare a cui tanto teniamo, spa-droneggiando in ogni dove li si nomini, come ad esempio in Europa (sebbene siano americani al 110%), continente calcato proprio nel 2011 all'apice di uno dei loro momenti più aurei.

Tanto per dirne un'altra poi, è giusto sottolineare ancora una volta come tre sia il numero perfetto, e quindi, come le formazioni-base dotate di triplice composizione sappiano molto spesso essere più dirette e incisive di tutte quelle band-carovana, che nella storia di questo genere non trovano sempre ampio gradimento.
Ma veniamo a Sixteen Tons. Questo spettacolare scafandro di piombo, si inerpica con veemenza lungo la colonna vertebrale all'insegna di una potenza impari nell'America dei primi 2000. In parte perchè non è facile fare un cd che trae completa o addirittura piena ispirazione da quelle divinità gloriose come Sleep o Saint Vitus, e d'altro canto anche perchè non è da tutti abusare di fuzz scaldati a fuoco come quelli che predominano le mostruose 10 tracce di questo lavoro. Dixie Collins riesce in effetti a dimostrarci tutto questo sin da subito, e lo fa con poco (o quasi): una voce ruvida, gracchiante e quasi ironicamente intenta a parafrasare le cantilene death-black (metal), per dare corda ad uno stile vocale unico, madidamente inserito entro le esplosive sonorità della distorsione del suo stesso basso. Singolare come in tracce come Dummy, si possa notare una meravigliosa attitudine al doom di oltre-oceano, sembrando quasi di trovarsi ad avere a che fare con una versione pseudo-demonizzata dei più allucinati Sons Of Otis. Cose da matti poi, se ci si sofferma sulla chitarra, dove Dave Shepherd riesce a mio avviso con capacità difficilmente comparabili, a dare una massiccia dose di gravità ad uno stile molto pikeiano! Provare per credere, ad esempio ascoltando Buzz, Bull o Potbelly, tutti brani che ben potrebbero rappresentare l'evoluzione del suono che gli Sleep marchiarono a fuoco nel firmamento vent'anni or sono! Niente male neanche la batteria di "Keko" Kirkum, lenta, degna del più collassante Dale Crover, e 'pesata' matematicamente per essere ben sovrapposta al restante continuum musicale della band. 

Ascoltare questo cd, significa in definitiva farsi una idea magistrale di come gli Stati Uniti abbiano potuto esprimere a cavallo tra i '90s e i primi anni del nuovo millennio una imprevedibile costruzione stilistica che ha dato l'avvio ad una rivoluzione tanto silenziosa (all'epoca), quanto generosa oggi con le persone che soltanto adesso hanno potuto scoprire l'esistenza di questi gruppi per così tanto tempo bistrattati, e soffocati da un nu-metal e/o crossover residuo quanto commercialmente d'intralcio..

Come sempre, parliamo di gente che ci ha creduto fino alla fine, e che ora pur non avendo dieci zeri nel conto corrente si può permettere di ricevere le giuste congratulazioni persino da un pubblico greco di ascoltatori!!!

In due parole: grande qualità... ma anche tanta, tanta, troppa droga.. almeno.. a vedere dalle foto....
Giudicate voi stessi!!!


TRACKLIST

  1. Bull - 7:57
  2. PotBelly - 4:13
  3. Time Served - 2:39
  4. Dummy - 6:44
  5. 3 - 2:06
  6. Woe's Me - 4:10
  7. Buzz - 5:27
  8. Lines - 3:15
  9. Riff - 3:55
  10. Kira May - 2:47
INFO

Released January 24, 2003
Recorded June 2001
Genre Sludge metal
Length 43:13
Label Berserker Records/Crucial Blast
Producer Billy Anderson

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...