martedì 28 marzo 2017

TY SEGALL: Ty Segall (Review)

GARAGE
Ma come fa quel diavolo di Ty Segall ad essere così prolifico e mantenere sempre un livello qualitativo sopra la media? Me lo chiedo da diverso tempo oramai, pensando che purtroppo prima o poi una cocente delusione me la regalerà anche lui, ma tutti gli anni vengo prontamente – e sono felicissimo di ciò - smentito da questo artista stratosferico.
Ho una profonda ammirazione per questo funambolico folletto statunitense, capace negli anni di rimanere sempre fedele a delle linee guida che sono il suo trademark, riconoscibile tra mille chitarre fuzz o fra altrettante linee vocali, senza per questo rimanere sempre uguale a se stesso.
Se si pensa solo ai suoi dischi da solista, siamo a nove in dieci anni di attività, dieci su dieci se contiamo Slaughterhouse uscito col moniker Ty Segall band, ma poi considerando tutti i suoi progetti paralleli (fra tutti gli enormi Fuzz), i live album, quelli di demo e chi più ne ha più ne metta, siamo davvero ad un numero oramai incontrollabile. Una marcia inarrestabile che non accenna a fermarsi nemmeno con l’ultima, omonima fatica.

Dopo lo strambo Emotional Mugger dello scorso anno, il simpaticissimo e pazzoide Ty ritorna a noi con un disco (edito come sempre per Drag City) che ruota attorno ad una traccia pazzesca. Gli oltre dieci minuti di Warm Hands (Freedom Returned) sono un sunto del Ty Segall pensiero, il bignami del suo credo che nessuno dovrebbe perdere. Bordate Garage dal fuzz impazzito, parti vocali tirate, chorus straordinari ed una parte strumentale che tanto ricorda i Motorpsycho di Here Be Monsters. Devo aggiungere altro? La mia recensione potrebbe finire qui, non fosse che nel mezzo troviamo altri ottimi pezzi come l’opener Break a Guitar - che non avrebbe sfigurato nel monumentale Manipulator – o come nella coinvolgente The Only One, nella muggleriana Thank You Mr. K, oppure il chorus alla Jack White di Freedom. Ma c'è spazio anche per pezzi più lenti e malinconici, come nel caso del primo singolo Orange Color Queen o come nelle atmosfere sbilenche della bella Papers, per non parlare della vagamente Beatlesiana Talkin’. In una sola parola, ECCELLENTE!!!!!!!!


TRACKLIST:



01. Break a Guitar
02. Freedom
03. Warm Hands (Freedom Returned)
04. Talkin'
05. The Only One
06. Thank You Mr. K
07. Orange Color Queen
08. Papers
09. Take Care (To Comb Your Hair)
10. Untitled 

INFO:

ANNO: 2017
LABEL: Drag City
WEB: Ty Segall


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