sabato 22 ottobre 2016

TRUCKFIGHTERS: V (Review)

STONER
L’eloquenza del titolo non lascia dubbi, i Truckfighters si presentano con in petto i vessilli del loro quinto parto, edito da Fuzzorama Records/Century Media.
Il precedente Universe aveva rappresentato un discreto passo in avanti, non ancora sufficiente però (almeno per il sottoscritto) ad elevare i nostri nel gotha del panorama Stoner. Discorso simile va fatto anche per il quì presente V. Album che (ne va dato atto) fa notare ulteriori piccoli passi in avanti, ma visto il potenziale inespresso sino ad ora era lecito aspettarsi qualcosa di più da tutti e sette i brani presenti in scaletta, non solamente da alcuni.

Ma andiamo con ordine perché V parte con la splendida Calm Before the Storm, perla di oltre otto minuti, accompagnata da un bel videoclip, in cui i nostri puntano tutto sulle atmosfere e il pathos che il pezzo riesce a infondere, tra arpeggi delicati (quanto striscianti), pregevoli parti soliste e aperture stonerizzate al fulmicotone. Spessore, passione e una sensibilità superiore fanno partire l’album alla grandissima.
Buona anche la successiva Hawkshaw, diretta e sporca, sorretta da un ottimo chorus, grazie anche alla convincente prova vocale del cantante/bassista Ozo che risulta notevole in ogni brano.
Più quadrata The 1, il problema quì è che il pezzo risulta noioso e prevedibile nella sua evoluzione, cosa che non accade all'altra perla del disco, Gehenna, dove passaggi circolari ne disegnano i tratti, culminanti nel miglior chorus dell’album. Man mano che si va avanti pero’ sono le influenze toolliane a venir fuori in modo prepotente, il che rende più aperto il sound dei nostri, ma lo fa nel modo meno indicato per quanto mi riguarda, rendendolo meno personale e troppo prevedibile in molti passaggi. The Contract ne è un calzante esempio, pezzo che ricorda vagamente l’andatura di The Patient nella strofa (brano dei sopracitati - giganti - Tool), ma che non riesce a lasciare il segno, riprendendosi però nel chorus che si allontana da tale paragone. Fiend rimane invece un brano troppo derivativo e privo del mordente necessario. Si chiude in crescendo fortunatamente con la buona Storyline, i cui richiami acustici ne smorzano in parte i toni elettrici e lo fanno in modo decisamente convincente.

Un album in definitiva con luci ed ombre, che raggiunge sicuramente una piena sufficienza ma che non riesce ancora una volta ad andare oltre e questo per chi scrive è il vero limite di una band potenzialmente grande, che rimane (aimè) per certi versi ancora prigioniera di se stessa. Si sarebbe potuto fare qualcosa di più anche nella scelta dell’artwork, che non riesce a catturare e nemmeno a rappresentare al meglio il contenuto del disco. Rimandati, con la speranza che finalmente si possa trovare nell’immediato futuro la quadratura di un sound che album dopo album cresce timidamente, regalando perle sparse in giro per le tracklist, ma anche qualche sbadiglio di troppo.


INFO:

ANNO: 2016
LABEL: Century Media
WEB: Truckfighters

TRUCKLIST:

01. Calm Before The Storm
02. Hawkshaw
03. The 1
04. Gehenna
05. The Contract
06. Fiend
07. Storyline












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