PSYCHEDELIC ROCK/PROG |
Un sussuro
si perde nel vento, ma i sussurri stavolta non scompaiono nella casuale
dialettica del tempo, si moltiplicano, prendono vita, formando colonne di
pensieri, di segreti, di frasi costruite per volare oltre il tetto del mondo e
perdersi nella volta celeste, tra i soffi cosmici che alimentano il motore dell’universo. Tutto questo ha
fondamenta che nascono ben piantate in terra, celate nelle note che escono dai
muri insonorizzati di un edificio per fondersi nel buio profondo e nella quiete
protesa di un nuovo giorno. L’album notturno dei Motorpsycho, Here Be Monsters,
è questo ciò che rappresenta e ciò descritto prima è quello che questa musica rappresenta x il
mondo a cui appartiene, mischiata ad esso come una reazione chimica capace di
plasmarne le reazioni. Here Be Monsters è arte pura, gravida da oltre trent’anni
di carriera e pronta per essere mostrata e portata in trionfo come una coppa
alzata al cielo.
Here Be
Monsters rappresenta la naturalezza e la semplicità del mondo Motorpsycho, che
apparentemente è tutto fuorché semplice, ma che cela la voglia che questa band
ha ancora di stupire, ancora di imperversare nelle nostre giornate come un
chiodo fisso che non vuole saperne di scomparire. Here Be
Monsters è la dimostrazione della grandezza di una band che in studio - come
dal vivo - non fa altro che dimostrare anno dopo anno di non voler mai essere uguale
a se stessa.
Questa volta
siamo dinanzi alla quiete, forse prima dell’ennesima tempesta che giungerà a
noi quando meno ce lo aspettiamo.
Here Be Monsters è tutto questo e molto altro
ancora, è la pace dei sensi che Lacuna/Sunrise ci regala con movenze
pinkfloydiane di rara bellezza, è il primo bacio in una notte d’estate, col profumo
della salsedine sul corpo e il sapore di una donna sulla punta della lingua che ci
dona la sognante strumentale a nome Running With Scissors, dolce psichedelia settantiana con uno splendido assolo blues
che ne suggella la ricchezza visionaria. Here Be Monsters è la malinconia che
ti entra nelle ossa in un’uggiosa serata invernale e che dipinge il
pianoforte delle due mini strumentali Sleepwalking e Sleepwalking Again. Here
Be Monsters è la bellezza ammaliante di una ragazza che gira, gira e gira
ancora nella sua inconsapevole voglia di sognare, con un cd dei Kyuss tra le
mani e quel profumo di psichedelia desertica che adorna l’aria nell’incredibile
singolo apripista a nome Spin, Spin, Spin. Here Be Monsters è il canto
infuocato che si erge negli intarsi di chitarra che avvolgono I.M.S. Una chitarra capace di ristabilire un equilibrio strumentale sin'ora dimesso, esplodendo in
un finale mozziafiato trascinato da un’andatura space prog come sempre senza
sbavature o segni minimi di cedimento.
Here Be
Monsters sono i diciassette minuti dell’incredibile Big Black Dog, un pezzo
epocale che parte in sordina per poi trasformarsi in un enorme tsunami di proporzioni
e sensazioni epiche, di retaggi bui e misteriosi, con un interpretazione vocale
da brividi e un andamento circolare e perpetuo che accentua la sua oscura spiritualità
attraverso giri di basso magmatico e striscianti pulsazioni provenienti da
pianeti lontati. Here Be Monsters è semplicemente inarrivabile.
TRACKLIST:
01. Sleepwalking
02. Lacuna/Sunrise
03. Running With Scissors
04. I.M.S.
05. Spin, Spin, Spin
06. Sleepwalking Again
07. Big Black Dog
INFO:
ANNO: 2016
SITO: Motorpsycho
LABEL: Stickman Records