Oggi vogliamo proporvi questa interessante intervista fatta da Rollingstone.com agli unici due superstiti del progetto KYUSS LIVES! ovvero John Garcia e Brant Bjork.
Quello che possiamo anticiparvi in breve è che si affronta il tema più caldo riguardante il progetto, ovvero la causa iniziata dagli altri due ex membri (Josh Homme e Scott Reeder) nei confronti dei vecchi compagni.
Le questioni poste sono tra le più aderenti alle aspettative di ognuno di noi, ed innescano l'inevitabile mulinello di pensieri che sposta inevitabilmente, ora da una parte, ora dall'altra, l'ago della bilancia.
L'intervistato è fondamentalmente il batterista e le domande vertono, appunto, sulla causa, riguardo alla quale Bjork si è detto non stupito per quanto riguarda Homme, ed invece sbalordito nei confronti di Reeder. Quest'ultimo, infatti, dopo aver partecipato anche alla data della "reunion" tenuta nella loro città natale, era stato chiamato ad unirsi ai Lives, per lo meno di schierarsi con loro nella questione legale. La sua risposta negativa ha lasciato tutti a bocca aperta, tranne Garcia.
I due, però, dicono di voler andare avanti fermi nella loro posizione accusando Homme di 20 anni di soprusi nei loro confronti.
Il risvolto nuovo e impressionante (ecco il famoso ago) è che Bjork sostiene di essere stato la mente del gruppo, insieme ad Homme fino al punto in cui i due hanno iniziato a vedere la band con occhi diversi: Bjork con il cuore, sostiene lui, mentre Homme con il portafoglio. Per questo motivo avrebbe lasciato il gruppo, per non vendere né le porpie canzoni, né la propria anima al demone del denaro.
La cosa divertenete è che, a fine intervista, troviamo una dichiarazione rilasciata nel 2010 dallo stesso Homme che ribalta del tutto questo punto di vista. Josh sostiene, infatti, di non aver aderito al progetto KYUSS LIVES! in sostanza per lo stesso motivo: non voleva che quello che per lui rappresenta una leggenda venisse mercificato barbaramente. In un certo senso Homme sostiene che non sarebbe più stato lo stesso esibirsi dopo anni, e quindi una reunion avrebbe significato solo ritorno economico.
Un altro interessante punto di vista...
Vi lasciamo quindi all'intervista
per intero, oppure ad uno
stralcio nel quale potrete trovare i temi principali toccati dall'intervista, ovvero l'abbandono di Nick Olivieri e il suo sostituto, i progetti futuri del gruppo.