lunedì 30 luglio 2018

MAGNITUDO: Men Against Fire (Review)

SLUDGE/POST METAL
I Magnitudo tornano in pista a due anni di distanza dall’EP Si Vis Pacem, e le casse risuonano subito di torride fiammate sludge e tangibile violenza. 
Sei brani che mostrano la potenza e la carica espressiva di cui è capace il gruppo, spaziando tra esplosioni metalliche e melodie limpide, lasciando affiorare le proprie radici black-gaze che tanto devono ad Alcest e Cult Of Luna.
 Quello che Men Against Fire fotografa, è un mondo di paura e disumanità, un mondo di gente che calpesta e che viene calpestata. Delinea i tratti di una civiltà fondata sull'odio e destinata a diventare sempre più spietata; citando le atmosfere belliche immaginate da Charlie Brooker nell'omonimo episodio di Black Mirror, o da George Orwell in 1984 nella strumentale Imagine A Boot Stamping On a Human Face Forever. Ma l'atmosfera si fa cupa e amara già dall'iniziale Das Experiment, scandita da riff sempre più aggressivi; Hyeonseo trabocca di distorsioni e brevi parentesi di delicatezza; Halab richiama scenari post-apocalittici, come quelli vissuti dalla città di Aleppo, immersa nella catastrofe della guerra siriana. Il disco si avvia verso la fine con The Death Of A Million (Is A Static), e gli ultimi minuti di Revelation sembrano far luce su una conclusione scioccante: non c’è più speranza, il tempo per chiedere perdono è scaduto, sia che si muoia come vittime che come carnefici. La lotta tra l'uomo e il fuoco, non è che una lotta contro se stesso. "Take this positive people!", verrebbe da dire.
Una gradita conferma per i fan del trio bergamasco.

TRACKLIST
  1. Das Experiment
  2. Hyeonseo
  3. Halab
  4. Imagine A Boot Stamping On A Human Face Forever
  5. The Death Of A Million (Is A Statistic)
  6. Revelation
INFO
ANNO: 2018
LABEL: Sepulchral Silence Records
WEB: Facebook


MAGNITUDO: HALAB
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