HARD ROCK/PSYCH |
A cinque anni dall'uscita di "From The Ages", gli Earthless decidono coraggiosamente di svincolarsi da stilemi già assodati e tirar fuori un disco un po' diverso dai precedenti; dove le straripanti e incandescenti jamming chitarristiche vengono sacrificate in favore dell'ugola nasale di Isaiah Mitchell. Le grandi novità riguardanti Black Heaven, uscito lo scorso Marzo per l'americana Nuclear Blast, erano già state anticipate sin dall'inizio dello scorso inverno con ben sette video esplicativi (interessante quello inerente alla registrazione dell'album avvenuta al Rancho de la Luna), con l'intento di guidare i fan alla scoperta del nuovo album, e forse mettere le cose in chiaro in vista di agguerriti fan cultori dell'heavy psych rigorosamente strumentale.
Si sa che quello che Nuclear Blast tocca, cambia. Basta pensare alle ultime produzioni di Graveyard e Kadavar, che prendendo le distanze dalle sonorità vintage degli inizi, hanno virato verso un suono più tirato stilisticamente. Il risultato è comunque soddisfacente: "Black Heaven" si snoda lungo sei pezzi dal piglio decisamente hard rock e una massiccia dose di psichedelia marchiata Led Zeppelin- Hendrix. L'impeto di "Gifted By The Wind", che apre il disco, si scioglie nella languida e "Sudden End". All'interno di questo gorgo sonoro, tra i crescendo strumentali carichi di vertiginosi wah-wah, si va dignitosamente ad inserire la voce acuta di Isaiah. "Electric Flame" è il brano più lungo con i suoi 8:51; si fanno notare l'impetuosa "Volt Rush" e "Black Heaven", unici brani strumentali del disco, e la rilassatissima "Sudden End" in chiusura.
- Gifted By The Wind
- End To End
- Electric Flame
- Volt Rush
- Black Heaven
- Sudden End
ANNO: 2018
LABEL: Nuclear Blast
SITO: Facebook
EARTHLESS: VOLT RUSH