PSYCHEDELIC/SPACE ROCK |
In un precedente articolo vi avevamo parlato dei Cigale come del ritorno di due terzi dei Sungrazer, band che in soli due album (e uno split) ha conquistato i cuori dei fan europei lasciandoli infranti al momento del loro scioglimento. Sarebbe però a dir poco ingiusto nei confronti di Rutger Smeets e Hans Mulders (rispettivamente chitarra e batteria di entrambe i gruppi) limitarsi ad evidenziare questa come principale motivazione per ascoltare il loro nuovo progetto; si farebbe torto ad un'autoproduzione di altissimo livello, dai toni decisamente diversi rispetto a quelli della loro band d'origine.
Sarà anche il nuovo debutto di due fuoriclasse già conosciuti alla comunità psych, ma l'album d'esordio dei Cigale è davvero una ventata d'aria fresca nel marasma di emuli dei Kyuss e di gruppi che vorrebbero riportare in auge gli anni '70. Così, grazie all'aiuto di Roel Imfeld (basso) e di Romy Endeman (voce), questa nuova realtà della scena olandese ha tirato fuori un album di tutto rispetto, in cui a dominare sono morbide atmosfere eteree e spaziali, con un approccio alla composizione che predilige sicuramente la psichedelia rispetto allo stoner.
Assolutamente magnifica l'alchimia della parte strumentale della band: percussioni altamente evocative perfettamente sposate con il basso creano un tappeto perfetto per le chitarre morbide e dilatate, regalando quaranta minuti di pura estasi sonora. Impossibile preferire un brano ad un altro, si tratta di sette pezzi praticamente perfetti, che creano un affresco di colori talmente complementari che ognuno di essi si rivela necessario per poter apprezzare l'interezza dell'insieme.
Una menzione d'onore la merita sicuramente la splendida voce di Romy Endeman, cantante eccezionale su ognuno dei brani presenti, capace di brillare senza essere necessariamente aggressiva come altre sue colleghe del settore, regalando alle nostre orecchie più di un brivido d'estaso (Eyes Wide Shut ne è il perfetto esempio).
Se vi aspettate qualcosa di simile ai Sungrazer rimarrete delusi, se cercate un'oasi di pace tra tutti i vari Bong e Weed del caso questo è sicuramente il disco che fa per voi. Consigliatissimi.
Sarà anche il nuovo debutto di due fuoriclasse già conosciuti alla comunità psych, ma l'album d'esordio dei Cigale è davvero una ventata d'aria fresca nel marasma di emuli dei Kyuss e di gruppi che vorrebbero riportare in auge gli anni '70. Così, grazie all'aiuto di Roel Imfeld (basso) e di Romy Endeman (voce), questa nuova realtà della scena olandese ha tirato fuori un album di tutto rispetto, in cui a dominare sono morbide atmosfere eteree e spaziali, con un approccio alla composizione che predilige sicuramente la psichedelia rispetto allo stoner.
Assolutamente magnifica l'alchimia della parte strumentale della band: percussioni altamente evocative perfettamente sposate con il basso creano un tappeto perfetto per le chitarre morbide e dilatate, regalando quaranta minuti di pura estasi sonora. Impossibile preferire un brano ad un altro, si tratta di sette pezzi praticamente perfetti, che creano un affresco di colori talmente complementari che ognuno di essi si rivela necessario per poter apprezzare l'interezza dell'insieme.
Una menzione d'onore la merita sicuramente la splendida voce di Romy Endeman, cantante eccezionale su ognuno dei brani presenti, capace di brillare senza essere necessariamente aggressiva come altre sue colleghe del settore, regalando alle nostre orecchie più di un brivido d'estaso (Eyes Wide Shut ne è il perfetto esempio).
Se vi aspettate qualcosa di simile ai Sungrazer rimarrete delusi, se cercate un'oasi di pace tra tutti i vari Bong e Weed del caso questo è sicuramente il disco che fa per voi. Consigliatissimi.
TRACKLIST
- Grey Owl
- Steeplechase
- Feel the Heat
- Random Day
- Harvest Begun
- Eyes Wide Shut
- Pieces
ANNO: 2015
LABEL: Autoprodotto
WEB: Facebook
CIGALE: HARVEST BEGUN