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venerdì 27 settembre 2019

STONED JESUS: pubblicazione per il decennale

In occasione dei loro dieci anni come band, gli Stoned Jesus hanno annunciato la pubblicazione di una raccolta delle loro prime due demo.
Intitolata From the Outer Space, questa speciale compilation del primo materiale della band ucraina sarà disponibile dall'8 novembre su Napalm Records in un'edizione limitatissima a 300 copie.
Diffuso anche il video del brano The Sweet Whore of Babylon (qui sotto con copertina e tracklist).

mercoledì 19 giugno 2019

ETHEREAL RIFFIAN: i dettagli sul nuovo album

A cinque anni dall'ultimo Aeonian, gli Ethereal Riffian hanno diffuso i dettagli sul loro prossimo album in studio.
Il disco si intitola Legends e sarà pubblicato da Robustfellow Prods. il 6 settembre in CD, LP, musicassetta, oltre ad un'edizione limitata con un box speciale.
Copertina e tracklist qui sotto.

venerdì 29 giugno 2018

STONED JESUS: i dettagli sul nuovo LP

Dopo aver annunciato il loro accordo con Napalm Records, gli Stoned Jesus hanno rivelato i dettagli del loro imminente nuovo album.
Intitolato Pilgrims, il nuovo disco della band ucraina sarà disponibile a partire dal 7 settembre in CD, vinile e formato digitale.
Già rivelati copertina e tracklist (qui sotto).

lunedì 26 febbraio 2018

STONED JESUS: firmano con Napalm Records

Napalm Records ha annunciato di aver aggiunto al suo roster gli Stoned Jesus.
Il terzetto ucraino pubblicherà per la popolare etichetta il suo quarto lavoro in studio, previsto verso la fine di quest'anno.

lunedì 30 marzo 2015

STONED JESUS: The Harvest (Review)

STONER ROCK
Il 2015 segna il ritorno, dopo una pausa di tre anni dovuta anche alla complicata situazione politica in Ucraina, degli Stoned Jesus di Igor Sydorenko, reduci dall'enorme successo di Seven Thunders Roar; successo sicuramente ben meritato dal disco in questione, composto da cinque ottimi brani che hanno elevato gli ucraini a band di punta della scena est europea, portandoli ad esibirsi in occasione di importanti festival e ad essere inseriti nel roster della prestigiosa Sound of Liberation.
Da estimatore del gruppo confesso perciò con un certo rammarico di essere rimasto enormemente deluso da questo The Harvest: se l'opener Here come the Robots mi aveva già fatto storcere il naso al momento della sua anteprima, il resto del disco non è di certo servito a scongiurare il timore di un prodotto non all'altezza del suo predecessore. L'intero album appare fiacco e privo di ispirazione, al punto da rendere estremamente difficile concludere il suo ascolto, complice anche una totale eradicazione del lato più psichedelico della band a favore di una maggiore intensità che rende quanto mai vivida la sensazione di stare ascoltando qualcosa di assolutamente mediocre (Wound, YFS).
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