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| Heavy Psych Stoner |
Impossibile ascoltare un disco dei texani Duel senza immaginare un Kowalski che corre a tutta velocità su una Dodge Challenger bianca col motore truccato, sfrecciando contro ogni legge stradale (Vanishing Point, 1971), o un David Mann impegnato in una folle fuga da un'autocisterna killer, oscuro "veliero" guidato dal demonio in persona (Duel, 1971).
Uscito ad un anno di distanza dall'album di debutto Fears Of The Dead, sempre per l'etichetta italiana Heavy Psych Sounds, Witchbanger prosegue il cammino già intrapreso con il lavoro precedente; viaggiando col piede sull'acceleratore tra riferimenti orrorifici (l'artwork mi ricorda un po' la copertina di Witchcraft Destroys Minds & Reaps Souls, esordio discografico dei Coven) nei testi e incalzanti riff ereditati dall'hard rock più pesante. Otto tracce, quattro per lato (old school), dal sound grintoso e rovente. L'opener "Devil" ci trascina immediatamente nell'atmosfera heavy e un po' sordida dell'album: riff maideniani, assoli di chitarra intrisi di epicità e voce leggermente rauca sono gli elementi essenziali della band di Austin. Senza allontanarsi troppo dai suddetti stilemi, Witchbanger si sviluppa in una miscela esplosiva di blues/stoner e Motörock Style, come nella sinuosa "The Snake Queen" o la successiva "Astro Gipsy" che va a chiudere il lato A. "Heart Of The Sun" apre allegramente il lato B del disco, con un ritmo cadenzato e granitico che solo con "Tigers and Rainbows" raggiunge un finale dai vaghi sentori di psichedelia purpleiana.
Uscito ad un anno di distanza dall'album di debutto Fears Of The Dead, sempre per l'etichetta italiana Heavy Psych Sounds, Witchbanger prosegue il cammino già intrapreso con il lavoro precedente; viaggiando col piede sull'acceleratore tra riferimenti orrorifici (l'artwork mi ricorda un po' la copertina di Witchcraft Destroys Minds & Reaps Souls, esordio discografico dei Coven) nei testi e incalzanti riff ereditati dall'hard rock più pesante. Otto tracce, quattro per lato (old school), dal sound grintoso e rovente. L'opener "Devil" ci trascina immediatamente nell'atmosfera heavy e un po' sordida dell'album: riff maideniani, assoli di chitarra intrisi di epicità e voce leggermente rauca sono gli elementi essenziali della band di Austin. Senza allontanarsi troppo dai suddetti stilemi, Witchbanger si sviluppa in una miscela esplosiva di blues/stoner e Motörock Style, come nella sinuosa "The Snake Queen" o la successiva "Astro Gipsy" che va a chiudere il lato A. "Heart Of The Sun" apre allegramente il lato B del disco, con un ritmo cadenzato e granitico che solo con "Tigers and Rainbows" raggiunge un finale dai vaghi sentori di psichedelia purpleiana.
Con Witchbanger i Duel ribadiscono ancora una volta la loro derivazione seventies, tirando fuori un disco semplicemente bello e dinamico. Ottimo per iniziare la giornata.
TRACKLIST
- Devil
- Witchbanger
- The Snake Queen
- Astro Gipsy
- Heart Of The Sun
- Bed Of Nails
- Cat's Eye
- Tigers And Rainbows
INFO
ANNO: 2017
LABEL: Heavy Psych Sounds
WEB: Duel FB
