giovedì 26 gennaio 2017

RECORD LABELS YOU MUST KNOW: Argonauta Records


Benvenuti alla prima puntata di RECORD LABELS YOU MUST KNOW, nuova rubrica di Doommabbestia dedicata ad approfondire la conoscenza delle etichette dedicate ai nostri generi preferiti. Ospite della nostra prima puntata è Gero, fondatore e gestore di Argonauta Records.

Quando è nata l’etichetta e con che scopi?

ARGONAUTA Records è nata a Settembre 2012 con lo scopo di distribuire e promuovere i cd ufficiali e uscite limitate della band in cui suono, i VAREGO. Da lì nel giro di pochissimi mesi sono cambiate tantissime cose e ad oggi abbiamo nel roster oltre trenta band e più di sessanta uscite.

Le vostre tre uscite fondamentali.

Sicuramente “Tumultum” dei Varego, la nostra prima uscita e da cui tutti è partito. Poi se non proprio fondamentale, ti cito “ A Perfect Dawn” degli statunitensi FROM OCEANS TO AUTUMN (il primo contratto firmato dalla label). E infine in tempi recentissimi il nuovo album dei finlandesi THROES OF DAWN, che ha dato una netta sterzata, in positivo, a tutto il lavoro messo su fino a quel momento con l’etichetta.

CD o vinile?

Decisamente il CD, il vinile per un’etichetta piccola come la mia è sostanzialmente un lusso che deve fare a gomitate per sottostare alle regole del mercato. Molto meglio quindi il classico CD, magari curato in ogni dettaglio, come cerchiamo di fare noi, dalla grafica al packaging, che garantisce una diffusione capillare degli album, che è la cosa che a me interessa principalmente. Poi non mancano ovviamente le eccezioni quando si presenta la possibilità, come ad esempio il vinile di “Teloch” dei NIBIRU, realizzato proprio tramite una collaborazione Argonauta/Doommabbestia.

Come scegliete gli artisti del vostro roster?

Ad oggi riceviamo tantissime proposte da band di tutto il mondo. Al tempo stesso mi piace sempre svolgere l’attività da talent scout, ecco quindi che accanto ad uscite di band non proprio sconosciute ci sono sempre ottimi debut da spingere e far conoscere il più possibile.

Una band che vi piacerebbe avere con voi.

Premesso che sono totalmente soddisfatto dal parco band proposto dall’etichetta fino ad ora e che è proprio nel mio DNA quello di andare sempre a cercare proposte “nuove”, in tempi recenti sono rimasto impressionato dai lavori di GRAVES AT SEA e MONOLORD.

Un’etichetta “rivale” che ammirate e rispettate.

In termini diplomatici posso dirti che stimo ed ammiro tutti quelli che hanno voglia e coraggio di aprire un’etichetta, soprattutto qui in Italia dove le difficoltà non sono poche. E davvero la penso così. Diciamo poi che i concetti di “rivalità” e “competizione” proprio non mi appartengono, faccio le cose per soddisfare delle mie esigenze personali portando avanti un discorso con band che stimo. Certo posso invece menzionarti dei punti di riferimento, ad esempio etichette come la SVART e la “sempre sul pezzo” RELAPSE. Poi si possono ovviamente apprezzare o meno alcune uscite che fanno, io parlo principalmente di attitudine.

Cosa bolle in pentola?

Tantissime cose davvero, ma al momento non posso non citarti la terza edizione dell’Argonauta Fest, per noi diventato ormai un appuntamento annuale fondamentale. Quest’anno lo organizzeremo in modo leggermente diverso, seguiteci per avere presto ulteriori news.

Cosa ha portato alla scelta del nome?

Sono un appassionato di mitologia greca e mi porto dietro dall’adolescenza un interesse morboso per gli scritti di Lovecraft. “Argonauta” è un termine che unisce entrambe le cose, facendo riferimenti sia agli argonauti navigatori eroi dell’Antica Grecia sia alle creature marine tipiche dell’universo lovecraftiano.

Considerazioni sul mercato italiano

Il mercato italiano è sostanzialmente un paradosso. Argonauta Records nasce qui, si muove qui, ha tantissime band italiane nel roster, e probabilmente deve all’Italia anche la sua spinta propulsiva, eppure… eppure in termini di vendite effettive il mercato italiano è tristemente il fanalino di coda. Ovvio che dispiace, ma non mi demoralizzo e anzi combatto ogni giorno per poter, nel mio piccolo, cambiare le cose.

L’aneddoto dalla vita da label da raccontare alle cene tra amici

Non ho dubbi a riguardo, perché ho un aneddoto perfetto che racconto sempre in queste occasioni. Tempo fa suonavo in un locale con i Varego, in apertura avevamo di spalla una band molto giovane che si è fatta gli affari suoi tutta la sera. Il giorno dopo ricevo una mail dalla suddetta band in cui mi faceva presente che aveva suonato con una band del nostro roster (cioè noi Varego) e mi chiedeva di valutare i pezzi per avere un contratto. Però non svelo qui il modo in cui gli ho risposto, haha.



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