martedì 6 dicembre 2016

CAPTAIN CRIMSON: Remind (Review)

HARD ROCK
Forti di Ageless Time del 2014, tornano gli svedesi Captain Crimson con il qui presente Remind, terzo ruggito discografico (primo per Small Stone Records).

Si dice spesso che l’ultimo album è sempre il migliore e bisogna ammettere che in questo caso è proprio così, per un lavoro dove il groove la fa da padrone e dove l’amore per gli anni 70 si manifesta alacremente all’interno di una tracklist che non presenta alcun segno di cedimento.
La sfida a distanza con i cugini di merende Rival Sons è stravinta senza alcuna ombra di dubbio, i Captain Crimson presentano una freschezza e una capacità di scrivere canzoni senza quell’irritante patina ingelatinata tipica oramai degli americani, il che li rende un’autentica mina vagante all’interno del panorama Blues Rock mondiale. Molti li paragonano ai Blues Pills, ma anche qui il paragone risulta fuorviante per via di una credibilità di questi ultimi che per me oramai vacilla fortemente.
Sin dalla splendida Opener Ghost Town i nostri dimostrano di saperci fare davvero, il pezzo rappresenta un inizio perfetto, capace com’è di giocare con melodie immediate, un chorus da riascoltare cento volte e da accenti blues che anche i da poco (prematurente) scomparsi Graveyard (R.I.P.) ultimamente stavano dimenticando.
Ogni pezzo gira perfettamente grazie ad un’ottima sezione ritmica e solista, coadiuvata da un gioco di squadra perfettamente sincronizzato con le doti vocali di Stefan Lillhager, singer dall’ugola d’oro.
Ma i Captain Crimson non sono solamente Hard n’Blues, l’oscura Black Rose - ad esempio - ricorda da vicino gli ultimi Witchcraft, Money lambisce i rintocchi puliti dei Demon Head, mentre Alone viene svestita dell’elettricità che soffoca l’intero lavoro e coperta da ricami acustici di una malinconia sino ad ora latente nelle corde dei nostri.

Un ottimo ritorno quello dei Captain Crimson che ci fa ben sperare per le sorti future della band. Manca sempre quell’ultimo guizzo da urlo che permetterebbe alla band di schiudersi definitavamente e di trovare il pieno successo che merita. Ma per ora direi che ci possiamo accontentare così. Bravi. Promossi.


TRACKLIST:

01. Ghost Town
02. Bells From the Underground
03. Love Street
04. Black Rose
05. Money
06. Drifting
07. Remind
08. Let Her Go
09. Alone
10. Senseless Mind


INFO:

ANNO: 2015
LABEL: Small Stone Records
SITO UFFICIALE: Captain Crimson



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