HARD ROCK |
Forti di
Ageless Time del 2014, tornano gli svedesi Captain Crimson con il qui presente
Remind, terzo ruggito discografico (primo per Small Stone Records).
Si dice
spesso che l’ultimo album è sempre il migliore e bisogna ammettere che in
questo caso è proprio così, per un lavoro dove il groove la fa da padrone e
dove l’amore per gli anni 70 si manifesta alacremente all’interno di una
tracklist che non presenta alcun segno di cedimento.
La sfida a
distanza con i cugini di merende Rival Sons è stravinta senza alcuna ombra di
dubbio, i Captain Crimson presentano una freschezza e una capacità di scrivere
canzoni senza quell’irritante patina ingelatinata tipica oramai degli
americani, il che li rende un’autentica mina vagante all’interno del panorama
Blues Rock mondiale. Molti li paragonano ai Blues Pills, ma anche qui il
paragone risulta fuorviante per via di una credibilità di questi ultimi che per
me oramai vacilla fortemente.
Sin dalla
splendida Opener Ghost Town i nostri dimostrano di saperci fare davvero, il
pezzo rappresenta un inizio perfetto, capace com’è di giocare con melodie immediate,
un chorus da riascoltare cento volte e da accenti blues che anche i da poco
(prematurente) scomparsi Graveyard (R.I.P.) ultimamente stavano dimenticando.
Ogni pezzo
gira perfettamente grazie ad un’ottima sezione ritmica e solista, coadiuvata da
un gioco di squadra perfettamente sincronizzato con le doti vocali di Stefan
Lillhager, singer dall’ugola d’oro.
Ma i Captain
Crimson non sono solamente Hard n’Blues, l’oscura Black Rose - ad esempio - ricorda
da vicino gli ultimi Witchcraft, Money lambisce i rintocchi puliti dei Demon
Head, mentre Alone viene svestita dell’elettricità che soffoca l’intero lavoro e
coperta da ricami acustici di una malinconia sino ad ora latente nelle corde
dei nostri.
Un ottimo
ritorno quello dei Captain Crimson che ci fa ben sperare per le sorti future della
band. Manca sempre quell’ultimo guizzo da urlo che permetterebbe alla band di schiudersi
definitavamente e di trovare il pieno successo che merita. Ma per ora direi che
ci possiamo accontentare così. Bravi. Promossi.
TRACKLIST:
01. Ghost Town
02. Bells From the Underground
03. Love Street
04. Black Rose
05. Money
06. Drifting
07. Remind
08. Let Her Go
09. Alone
10. Senseless Mind
INFO:
ANNO: 2015
LABEL: Small Stone Records
SITO UFFICIALE: Captain Crimson
TRACKLIST:
01. Ghost Town
02. Bells From the Underground
03. Love Street
04. Black Rose
05. Money
06. Drifting
07. Remind
08. Let Her Go
09. Alone
10. Senseless Mind
INFO:
ANNO: 2015
LABEL: Small Stone Records
SITO UFFICIALE: Captain Crimson