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| POST ROCK |
Quali sono i requisiti che una band deve soddisfare per essere considerata fondamentale nel suo genere? Una discografia corposa? Gli anni di attività? L'aver inciso un disco considerato classico nel proprio ambito? La qualità dei live? La capacità di riuscire ad essere apprezzati da ascoltatori di diverse tipologie? La stabilità della propria formazione? Non so se possano esserci altri criteri di cui tener conto, ma pensando ai Russian Circles possiamo spuntare senza incertezze ognuna di queste voci.
L'inossidabile terzetto composto da Brian Cook (basso), Mike Sullivan (chitarra) e Dave Turncrantz (batteria) festeggia il superamento dei dieci anni di attività con il suo sesto disco in studio (nonchè terzo per la sempre ottima Sargent House) e realizzando un autentico capolavoro. Senza nulla togliere ad un cavallo di battaglia della levatura di Station e al pregiatissimo lavoro svolto sul precedente Memorial, Guidance è probabilmente l'album della band di Chicago che risulta più coeso dal punto di vista compositivo, dando quasi l'impressione che sia stato realizzato tutto d'un fiato, limitandosi ad assecondare un ispiratissimo momento creativo concesso da chissà quale musa.
Le atmosfere acustiche introduttive di Asa, l'oscura maestosità di Vorel, i morbidi fraseggi di Mota, l'ottovolante emozionale di Afrika, il poetico intermezzo di Overboard, l'aggressività prorompente di Calla, la magnifica chiosa di Lisboa... tutte tessere dello stesso splendido mosaico che raffigura una band in un apice di estasi artistica.
Una delle pochissime band fondamentali con una vena creativa ancora lontana dall'essere esaurita: Guidance ha tutte le carte in regola per essere uno di quegli album che tra vent'anni potrà essere considerato un classico dei nostri tempi, perfetto da tramandare alle generazioni future.
L'inossidabile terzetto composto da Brian Cook (basso), Mike Sullivan (chitarra) e Dave Turncrantz (batteria) festeggia il superamento dei dieci anni di attività con il suo sesto disco in studio (nonchè terzo per la sempre ottima Sargent House) e realizzando un autentico capolavoro. Senza nulla togliere ad un cavallo di battaglia della levatura di Station e al pregiatissimo lavoro svolto sul precedente Memorial, Guidance è probabilmente l'album della band di Chicago che risulta più coeso dal punto di vista compositivo, dando quasi l'impressione che sia stato realizzato tutto d'un fiato, limitandosi ad assecondare un ispiratissimo momento creativo concesso da chissà quale musa.
Le atmosfere acustiche introduttive di Asa, l'oscura maestosità di Vorel, i morbidi fraseggi di Mota, l'ottovolante emozionale di Afrika, il poetico intermezzo di Overboard, l'aggressività prorompente di Calla, la magnifica chiosa di Lisboa... tutte tessere dello stesso splendido mosaico che raffigura una band in un apice di estasi artistica.
Una delle pochissime band fondamentali con una vena creativa ancora lontana dall'essere esaurita: Guidance ha tutte le carte in regola per essere uno di quegli album che tra vent'anni potrà essere considerato un classico dei nostri tempi, perfetto da tramandare alle generazioni future.
TRACKLIST
- Asa
- Vorel
- Mota
- Afrika
- Overboard
- Calla
- Lisboa
ANNO: 2016
LABEL: Sargent House
WEB: Website
RUSSIAN CIRCLES: CALLA
