STONER |
Quarto album
per gli italiani Zippo. La band pescarese era attesa al varco dopo l’ottimo
Maktub. Se vi era piaciuto quell'album, be dimenticatelo, perché in effetti le
cose sono cambiate nel frattempo, in quanto gli Zippo hanno perso l’apporto sonoro di una
chitarra, è rimasto il solo Sergente a reggere l’impatto sonoro della band,
assieme a Stonino al basso, Ferico alla batteria e Dave alla voce.
After Us esce
per Apocalyptic Witchcraft Recording ed a questo punto visto come si sono evolute le questioni di cui sopra era lecito attendersi uno
snellimento del sound in favore di attacchi all'arma bianca più “in your face”.
Così in effetti è strutturato il qui presente lavoro, scelta obbligata e vincente in quanto le canzoni acquisiscono in immediatezza e freschezza, il suono della chitarra è secco, arido, scarno, potente (Low Song, di cui sotto potete ammirare lo splendido video ufficiale), lo Stoner si amalgama ora ad appunti Grunge di Alicecensiana memoria (la titletrack sarebbe stata benissimo nella tracklist di The Devils Put Dinosaurs Here), ora si erge in fantastici vortici psichedelici in crescendo che si protraggono fluttuando nell'aria in un moto perpetuo sia dal grande respiro emozionale (Familiar Roads), sia dal timbro ossessivo (Stage6), o ancora in corrosive e debordanti implosioni Stoner/Doom (Comatose), mentre Adrift (Yet Alive) sembra una di quelle vecchie bordate alla Queens of the Stone Age cantate da Nick Olivieri.
Così in effetti è strutturato il qui presente lavoro, scelta obbligata e vincente in quanto le canzoni acquisiscono in immediatezza e freschezza, il suono della chitarra è secco, arido, scarno, potente (Low Song, di cui sotto potete ammirare lo splendido video ufficiale), lo Stoner si amalgama ora ad appunti Grunge di Alicecensiana memoria (la titletrack sarebbe stata benissimo nella tracklist di The Devils Put Dinosaurs Here), ora si erge in fantastici vortici psichedelici in crescendo che si protraggono fluttuando nell'aria in un moto perpetuo sia dal grande respiro emozionale (Familiar Roads), sia dal timbro ossessivo (Stage6), o ancora in corrosive e debordanti implosioni Stoner/Doom (Comatose), mentre Adrift (Yet Alive) sembra una di quelle vecchie bordate alla Queens of the Stone Age cantate da Nick Olivieri.
Insomma ce
n’è davvero per tutti i gusti in questo After Us, un album che potrà avere
grandi riscontri anche a livello internazionale. Gli Zippo sono pronti per il
grande salto, voi siete disposti a gettarvi nella mischia con loro?
Sono sicuro non ne rimarrete delusi.
TRACKLIST:
01. Low Song
02. After Us
03. Comatose
04. Familiar Roads
05. Adrift (Yet Alive)
06. Stage6
07. Summer Black
08. The Leftovers
INFO:
ANNO: 2016
SITO UFFICIALE: Zippo