PSYCHEDELIC ROCK |
Ve lo confesso: ho profondamente amato The Circle & the Blue Door, l'album di debutto dei Purson e questo nuovo Desire's Magic Theatre era uno dei miei album più attesi di questo 2016. Nei tre anni passati tra i due dischi gli inglesi hanno abbandonato l'etichetta che li ha praticamente fatti conoscere al grande pubblico (grazie, Lee Dorrian) per passare come i loro compagni di label Electric Wizard e Ghost all'altrettanto prestigiosa Spinefarm Records, riuscendo anche a schiaffare nel mezzo del processo un ottimo EP come In the Meantime.
Per nulla scoraggiato dalle loro dichiarazioni riguardanti una transizione verso sonorità più "pop" ho premuto fiducioso il tasto play, pronto a godermi ancora una volta la magica voce e le ottime doti compositive di Rosalie Cunningham.
Effettivamente, l'inizio dell'album non delude: Desire's Magic Theatre presenta alla perfezione il nuovo sound della band, ricca com'è di sfaccettature sonore di ogni tipo, un coloratissimo caleidoscopio di rock 'n' roll, progressive e pop barocco, mentre Electric Landlady è il perfetto singolone da classifica, talmente trascinante da far totalmente dimenticare l'assenza dell'aspetto più folk e dark che caratterizzava i primi lavori della band, a quanto pare totalmente sacrificati in virtù di questa seconda vita. Dispiace perciò constatare come il resto dell'album non riesca minimamente a mantenere le ottime promesse contenute in questi due primi brani, dando luogo all'insopprimibile quanto irritante idea che la voglia di esplorare nuovi lidi sia degenerata nel maledetto passo più lungo della gamba. Tra buone intuizioni malamente sviluppate (The Sky Parade), pop psichedelico di bassa lega (The Way it Is), blandi brani rock con sassofono annesso (Mr. Howard) e banali ballate (I Know), il resto dell'album è ammantato da una generale atmosfera di piattume, in cui questo progetto sembra aver smarrito le caratteristiche che lo rendevano così dannatamente apprezzabile nelle sue precedenti produzioni.
Una cocente delusione più che una conferma, per una band che sembra ormai ridotta semplicemente ad essere l'ennesima voce incolore dell'ondata psichedelica post 2010. Lasciandoci anche abbastanza pessimisti circa il futuro del loro percorso artistico.
Per nulla scoraggiato dalle loro dichiarazioni riguardanti una transizione verso sonorità più "pop" ho premuto fiducioso il tasto play, pronto a godermi ancora una volta la magica voce e le ottime doti compositive di Rosalie Cunningham.
Effettivamente, l'inizio dell'album non delude: Desire's Magic Theatre presenta alla perfezione il nuovo sound della band, ricca com'è di sfaccettature sonore di ogni tipo, un coloratissimo caleidoscopio di rock 'n' roll, progressive e pop barocco, mentre Electric Landlady è il perfetto singolone da classifica, talmente trascinante da far totalmente dimenticare l'assenza dell'aspetto più folk e dark che caratterizzava i primi lavori della band, a quanto pare totalmente sacrificati in virtù di questa seconda vita. Dispiace perciò constatare come il resto dell'album non riesca minimamente a mantenere le ottime promesse contenute in questi due primi brani, dando luogo all'insopprimibile quanto irritante idea che la voglia di esplorare nuovi lidi sia degenerata nel maledetto passo più lungo della gamba. Tra buone intuizioni malamente sviluppate (The Sky Parade), pop psichedelico di bassa lega (The Way it Is), blandi brani rock con sassofono annesso (Mr. Howard) e banali ballate (I Know), il resto dell'album è ammantato da una generale atmosfera di piattume, in cui questo progetto sembra aver smarrito le caratteristiche che lo rendevano così dannatamente apprezzabile nelle sue precedenti produzioni.
Una cocente delusione più che una conferma, per una band che sembra ormai ridotta semplicemente ad essere l'ennesima voce incolore dell'ondata psichedelica post 2010. Lasciandoci anche abbastanza pessimisti circa il futuro del loro percorso artistico.
TRACKLIST
- Desire's Magic Theatre
- Electric Landlady
- Dead Dodo Down
- Pedigree Chums
- The Sky Parade
- The Window Cleaner
- The Way it Is
- Mr. Howard
- I Know
- The Bitter Suite
ANNO: 2016
LABEL: Spinefarm Records
WEB: Website
PURSON: ELECTRIC LANDLADY