martedì 24 maggio 2016

ISTVAN: Istvan (Review)

STONER - PSYCHEDELIC
Shhhhhh silenzio!!!!
Bohor si lascia andare nell’aria come il profumo di un dolce ricordo passato, come il mellifluo andirivieni delle onde di un mare dopo la tempesta, Bohor si mostra senza paura, sino a contorcersi, ad urlare il proprio malessere che si erge nel suo catartico viaggio verso la libertà.
Il debutto degli Istvan è un autentico fulmine a ciel sereno, coadiuvato da un’espressività che sa assumere forme sempre diverse, sempre in armonia col mondo che le circonda, conforme alle regole dell’universo, agli equilibri ancestrali insiti nell’animo umano.

Stoner, Post Rock, Psichedelia e venature Prog  in un meltin pot quasi totalmente strumentale, sono questi gli strumenti con i quali i nostrani IstvanCarlo Teo Pedretti, Giacomo Russo e Marco Sabbatani – hanno scelto di raccontarci la loro storia. La storia di un disco che sa scrutare l’ascoltatore da un punto di vista interiore - Mire -  lasciandolo basito e in pace col suo inconscio – Stonemill – andando a descrivere ogni situazione umana, ogni angolo di luce e buio che si insinua all'interno dell’esistenza terrena.
Gioia e dolore, malinconia ed angoscia, rabbia e paura, serenità e magia si intrecciano in un calderone di sublimi prelibatezze – Rundweg – sino ad arrivare in fondo, alla fine di questo viaggio fatto di colori remissivi - ma non per questo poco espressivi – fatto di tiepidi paesaggi in riva ai sensi dell’anima (Kenosis).
Gli Istvan riescono laddove gli Zun non sono riusciti del tutto ad arrivare, a toccare ardentemente e in modo costante le corde dell’IO (i nostri si ispirano al poeta tedesco Angelus Silesius). 
Non perdetevi l’opportunità di lasciarvi andare in questo voluttuoso oceano di piacere, che presenta qualche piccola acerbità propria di una band al debutto, ma che proprio per questo risulta ancora più vero ed intenso.
Non vorrei fuorviarvi oltremodo con queste mie tediose parole, vorrei però che vi prendiate il vostro tempo dando una chance a quest’album, perché la merita davvero. 
Buon ascolto e buon viaggio.

TRACKLIST:

01. Bohor
02. Mire
03. Stonemill
04. Rundweg
05. Kenosis

INFO:

ANNO: 2016
LABEL: Bronson
SITO UFFICIALE: Istvan


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