lunedì 24 novembre 2014

HOLY SERPENT: Holy Serpent EP (Review)

DOOM - STONER - PSYCHEDELIC
Ebbene lo ammetto, ho ascoltato questo E.P prima di tutto perchè sono rimasta colpita dall' artwork. A mio parere l'impatto visivo assume la sua importanza specialmente ai giorni nostri, saturi di imput dove tutto arriva a camionate via web.
Potrebbe risultare un arma a doppio taglio, può farti imbattere in dischi "decorati" magistralmente ma mediocri, se non peggio, per quanto riguarda il contenuto (ovvero ciò che conta realmente). Questa volta però sono stata fortunata poichè Holy Serpent è un disco che non ammalia unicamente a livello visivo ma risulta essere un E.P in cui risiede anche molto altro, uno sposalizio tra varie sonorità.
L'album è stato pubblicato il 10 novembre ma scarseggiano ancora informazioni riguardo alla band in questione. Estrapolando dati qua e la ho scoperto che sono Australiani e, per essere precisi, provengono da Melbourne e si sono formati nell'anno odierno.
Mi pietrifico immediatamente mentre risuona Fools Gold, commovente brano dalle inclinazioni dark capace di sciogliere grazie al tono vocale androgino che si insinua nelle orecchie provocando la sensazione di un piacevole dolore, accompagnato da grandinate di malinconia. Un brano iniziatico ed imponente che attraversa le carni senza chiedere alcun permesso. Si prosegue con la meditativa Shroom Doom, una serpe sottomessa al suono di un flauto incantantore. Non riesco a non lasciarmi trasportare dagli ipnotici ed intensi riff che prendono vita in modo originale grazie a contaminazioni southern/blues. Si sfuma verso il brano psych dell'album, ovvero The Plague, in cui padroneggia la chitarra ricca di effetti e dagli arrangiamenti metafisici, in grado di creare dipendenza a coloro che, come me, hanno un debole verso certe sonorità. Da mettere in loop prima di gettarsi nella decadenza onorica di The Wind, un agglomerato potente che provoca il magone alla gola. Cascate di assoli heavy in cui si innesta anche il tocco magico dell'Hammond. Si omaggiano appieno gli anni '70, l'aria che si respira è spirituale ed il merito va sopratutto alla linea vocale, un mantra che conclude questo viaggio ricco di visioni orientali.
Trovo originale ed interessante questo primo EP della band australiana seppur all'interno ci sono evidenti richiami a gruppi noti del calibro di Uncle Acid & The Deadbeats o Zaum. Percepisco anche molta innovazione, il tocco quasi femminile della voce che ad ogni brano assume forme differenti, gioca un ruolo molto importante. Gli Holy Serpent hanno saputo mixare atmosfere orientali, fumanti, senza tralasciare nemmeno lo spiraglio esoterico/mistico. Giusto un pò di coraggio in più nei prossimi lavori e credo proprio che ne sentiremo delle belle sul loro conto.




TRACKLIST:


  1. Fools Gold
  2. Shroom Doom
  3. The Plague
  4. The Wind



INFO:
ANNO: 2014
LABEL: Autoprodotto
WEB: Official Bandcamp / Facebook



















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