SPACE DOOM - PSYCHEDELIC - SLUDGE |
Il capitolo conclusivo di Oro è arrivato, ora sarà possibile esplorare la quadratura del cerchio. Opus Alter è l'atto finale di un lavoro ambizioso e senz'ombra di dubbio ben riuscito dal trio piemontese e il tutto sotto Neurot Recordings . Il processo alchemico per trasformare le paure dell'uomo in pura essenza arriva al suo atto finale, un' onda d'urto spaventosa va ad arricchire il suo predecessore Opus Primum esplorando il lato più ruvido e grezzo della mente umana senza lasciargli scampo.
Ascoltando questo disco i viaggi mentali sono d'obbligo o forse sarebbe meglio dire inevitabili. Urlo, Poia e Vita cavalcano con maestria uno psychedelic-sludge di prim'ordine dando vita ad un nuovissimo sistema di percezione della propria mente.
Le sensazioni sono molteplici e straordinariamente evocative, un trip sonoro d'altri tempi che percorre uno spazio temporale che va dall' acidità e la psichedelia degli anni '70 alla pesantezza sonora dello sludge moderno. "Oroborus" apre le danze ed immaginate di ritrovarvi nello spazio con una navicella e malaugaratamente nelle vicinanze di una stella pronta ad implodere causando un inevitabile buco nero, l'esplosione è talmente forte da risucchiarvi. "Luxon" è una lenta ma potente marcia e rappresenta la vostra fuga, una dura lotta contro voi stessi che mette in risalto le vostre abilità.
"Sulphurdew" porta il vostro ego alle stelle, siete riusciti ad uscirne vivi ed ecco i vostri dodici minuti in pompa magna. La grandezza del suono non può far altro che esaltarvi, vi sentirete appagati da voi stessi e invulnerabili ma le difficoltà sono dietro l'angolo. L'apparente dolcezza e calma iniziale di "Sublime" sembra regalarvi il meritato riposo ma così non è, un motore fuori uso a causa di un'incendio all'interno della vostra navicella scatena il panico, il vostro cervello non ragione più, la percentuale di uscirne vivi si riduce drasticamente minuto dopo minuto fino all'esplosione finale data da "Deityrant", l'animo più rock della band viene messo in risalto aiutandoci a descrivere nel migliore dei modi l'atto finale della nostra storia. Il cervello viene dilaniato senza scampo insiema al nostro corpo.
Un album che merita di essere descritto visivamente perchè la bravura della band sta proprio nell'essere in grado di portarci a viaggiare senza sosta ascolto dopo ascolto. L'unione di Opus Primum e Opus Alter rappresentano un percorso interminabile nei meandri della mente umana.
TRACKLIST:
- Oroborus
- Luxon
- Sulphurdew
- Sublime
- Deitayrant
INFO:
ANNO: 2012
LABEL: Neurot Recordings - Supernatural Cat
WEB: Official web site
UFOMAMMUT - SULPHURDEW