RITUAL AMBIENT / DRONE |
Sono passati sette anni dall’ultimo disco di Lili Refrain “Kawax”,
lavoro di grande spessore che l’aveva lanciata tra i progetti più interessanti
degli ultimi anni in Italia. Sette anni sono passati, e si sentono tutti.
Siamo chiari sin da subito: uscito a marzo, “Ulu” è già uno dei candidati a
disco dell’anno.
La maturità dell’artista romana è aumentata a dismisura, e ciò è dimostrato
anche nella concentrazione presente in questo lavoro. Si tratta di un unico
pezzo, diviso in tre parti (Gula, Terra 2.0 e Mul), dalla durata di poco più di
22 minuti, registrato in presa diretta. Quest’ultima cosa è la chiave: si
tratta di una vera e propria live session, che ci colpisce come una bomba e ci
placa l’animo.
Guidati dai suoni di chitarra e dalla voce di Liliana, si inizia a viaggiare in
un mondo parallelo che cambia di continuo. Si tratta di un vero e proprio
percorso dentro sé stessi alla ricerca di un qualcosa di antico ma familiare.
Come ogni viaggio, si affrontano percorsi lineari e percorsi più tortuosi, ma
alla fine l’unica cosa che si pensa è una: ancora, ne voglio ancora. Ed è
proprio questo il difetto più grande di “Ulu”, la durata.
Si tratta, tuttavia, di una carenza egoistica. Il cammino dura esattamente
quanto dovrebbe durare, né più né meno. Ma come ogni bella esperienza insegna,
non ce n’è mai abbastanza.
Fortunatamente stiamo parlando di un disco, quindi si rimette play fino allo
sfinimento, cercando di cogliere maniacalmente ogni minimo dettaglio e ogni
minima sfumatura.
Aria fresca.
VOTO: 87/100
TRACKLIST:
01. Gula
02. Terra 2.0
03. Mul
INFO:
ANNO: 2020
LABEL: Subsound Records
WEB: Facebook
LILI REFRAIN: MUL