mercoledì 23 ottobre 2019

SAINT KARLOFF: Interstellar Voodoo (Review)

OCCULT/STONER/HEAVY PSYCH
Avevamo lasciato i Saint Karloff al loro acclamato debut album e allo split condiviso con gli ottimi Devil’s Witches di pochi mesi fa. Come un fulmine a ciel sereno esce il secondo parto della band norvegese capitanata da Mads Melvold. Interstellar Voodoo e’ un unico, mastodontico brano di 40 minuti che ci mostra tutte le anime della band. Ok adesso vi starete chiedendo che oramai sembra che uscire con brani monster alla Sleep faccia figo. Avete ragione, ma è anche vero che in questo caso siamo dinanzi ad una traccia incredibile, impeccabile, che non stanca mai, sempre viva dalla prima all’ultima nota. Epica, solenne e dai molteplici volti.
Edito per Majestic Mountain Records (l’edizione limitata del vinile purtroppo e’ volata in un attimo), il disco si discosta dal suo predecessore, che tanto amava sonorità Wizardiane e che troppo si rifacevano al sound dei Kadavar. Una scelta poco originale che a me non aveva convinto, nonostante si intravedesse la bravura e la caratura tecnica dei nostri, che oggi mischiano le carte in tavola in favore di un meltin pot di tutto ciò che più amiamo su queste pagine. 
Il brano ha inizio con toni occult/doom, per poi aprirsi a suoni molto più vicini agli Earthless che ai Kadavar, con vorticosi assoli Hendrixiani, riff dai colori vivaci, linee vocali vincenti e potenti, momenti di delicata psichedelia che si cuciono ad esplosioni elettriche di acida bellezza. Ci sono le sfumature degli MC5 e dei Pentagram allo stesso tempo, c’è l’epica dei The Sword fusa al mood sciamanico degli Sleep, ci sono le percussioni che disegnano paesaggi californiani più che norvegesi, sconfinando ai limiti prossimi del jazz. Il tutto attraversato da una sconvolgente vena settantiana in funzione di passaggi heavy psych meravigliosi. C’è una canzone con altre mille al suo interno. Io non mi sono mai stancato in questi 40 minuti e ogni volta che li ascolto ho sempre voglia di rifarlo, segno evidente che siamo dinanzi un album gigantesco. Un evoluzione enorme dal precedente disco, repentina e devastante rispetto alle più telefonate venature del precedente All Heed the Black God. Cos’altro dire? Uno degli album più belli ascoltati quest’anno. La speranza è che la band non torni indietro ma continui ad evolvere. Indubbiamente, BUY OR DIE!!!!!!


TRACKLIST:
01. Interstellar Voodoo

INFO:
ANNO: 2019
LABEL: Majestic Mountain Records
WEB: Bandcamp


SAINT KARLOFF: INTERSTELLAR VOODOO
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