POST METAL/MATH |
Direttamente da uno dei paesi
cardine per il metal mondiale, ossia la Norvegia, ecco arrivare con la loro proposta
peculiare e intrigante gli Astrosaur, gruppo strumentale composto da solo tre
membri ma i quali sanno bene come fare casino. Nel press kit d’introduzione a
questo Obscuroscope, ma in generale alla band, vi è scritto che bisogna prepararsi per un
universo musicale nel quale il post-metal si unisce con il prog, il jazz, il
math e con qualche spolveratina di black. Con una descrizione così altisonante
non si possono non creare certe aspettative, e bisogna ammettere che non sono
del tutto infrante. Obscuroscope, stando alle dichiarazioni del chitarrista Eirik
Kråkenes, si basa sulla curiosità scaturita da quello che è ignoto e
sconosciuto. In effetti le atmosfere sci-fi a tinte horror si sentono, fin
dall’evocativo artwork.
Già con l’iniziale Poyekhali veniamo sommersi da una
chitarra macina riff, passando da sbrodolìi tecnici ed astrusi, a momenti nel
quale è il groove a farla da padrone, per andare, infine, a momenti più ambientali.
Questa è la principale condotta di Obscuroscope: un disco dalle diverse anime
amalgamate fra di loro in modo giusto, ma non riuscendo ad esaltarle al
loro massimo splendore. Benchè non vi siano intoppi e ogni musicista del trio
fa il proprio egregiamente, si arriva a fine album con un certo senso di
pesantezza. Le tracce difficilmente si differenziano l’une dalle altre, effetto
sicuramente voluto ma il quale porta a dimenticare facilmente in quali momenti
si presentino certi spunti degni di nota, come l’atmosferica patetica di White
Stone o la conclusiva Homewards, la quale con i suoi 11 minuti è la traccia più
prettamente introspettiva. In conclusione, gli Astrosaur si dimostrano essere
un gruppo dal forte potenziale e dalle capacità tecniche innegabili, ma avrebbe
giovato una maggiore voglia di uscire fuori dagli schemi, portando Obscuroscope
ad essere un buon disco ma difficilmente indimenticabile.
TRACKLIST:
- Poyekhali
- Karakoram II
- White Stone
- Elephant Island
- Supervoid
- Homewards
INFO:
ANNO: 2019
LABEL: Pelagic Records
WEB: Bandcamp
ASTROSAUR: POYEKHALI