domenica 1 gennaio 2012

MELVINS: Gluey Porch Treatments

Inesorabilmente lento, melodrammatico, rasentante il tragicomico: questo è 'Gluey Porch Treatments'.Opera prima del trio più screditato dello stato di Washington, questa colata di piombo fuso a filastrocche suadenti e subliminali assomiglia poco ad un album e molto più ad un rito occulto sciamanico. Già, perchè se è vero che, come alcuni credono, il rock'n'roll sia nato per porre un ulteriore spunto di masturbazione mentale alle masse, i Melvins occuparono con il loro primo album una posizione altrochè convenzionale alla consuetudine che usava "alterare" lo stato emotivo degli ascoltatori dell'epoca. Nel pieno della New Wave posticcia americana (tralasciando quella post-posticcia britannica) il disco in questione risuona lontano anni luce da una realtà fatta di lampadari psichedelici presi in prestito dai conclusi 70's, e si afferma come cerimoniale unico nella sua epoca in grado di troncare i legami con un rock'n'roll scontato frivolo e cotonato da mille contraddizioni "made in USA".


Solamente ascoltandolo più e più volte ci si rende conto della spontaneità ossessiva e della profetica enfasi con cui gli aforismi di Buzz Osbourne, le sfuriate di Dale Crover e l'instabilità di Matt Lukin intercedano per ovviare a canalizzare l'ascolto verso quelle gesta monolitiche che il loro stesso carisma lamenta in ogni pezzo.
Inizialmente intitolato "Six Songs", quello che doveva essere un cd demo dettato da fantasia ed alcool si appesantì smisuratamente sino ad ampliare la propria capienza ad una regisrazione di ben 29 brani ben ripartiti tra sessioni in studio e sessioni da cantina (non scherzo).

Il risultato ? Pezzi come "Eye Flys", brano d'apertura del cd, il cui intro di feedback di due minuti circa e mezzo (su 6 e 16) frantuma nell'immediatezza degli eventi ogni possibile fraintendimento auditivo, dichiarandosi esplicitamente in tempo da poter introdurre i successivi "Echo-Don't Piece Me" e "Steve Istant Neuman": sonorità queste che in soli tre pezzi ristrutturano ex-novo l'intera facciata marcescente di un hard-rock smielato e minato alle basi. Un'operazione lenta come già ammesso, dolorosa all'ascolto per la intramontabile ed unica capacità di riuscire a combinare (con una lentezza disarmante) ritmiche da boia esoterico a colate di Big Muff estremizzato da amplificatori valvolari seviziati all'inverosimile comportandone la medesima terminalità. Una voce fioca, strozzata, a tratti pagliaccesca.

Un album la cui potenza descrittiva viene a perdersi con grande difficoltà. Album per il quale non risulta necessaria nessuna istanza aggiuntiva. Un carro-armato munito di cingoli cromati in grado di influenzare (direttamente e non) l'intera epopea della scena doom mondiale che di lì a poco esploderà in tutti i club più depravati del globo under-underground.

Un disco imperdibile, una vera e propria profezia.

TRACKLIST

1.Eye Flys
2.Echo
3.Don't Piece Me
4.Heater Moves And Eyes
5.Steve Instant Newman
6.Influence Of Atmosphere
7.Exact Paperbacks
8.Happy Grey Or Black
9.Leeech
10.Glow God
11.Big As A Mountain
12.Heaviness Of The Load
13.Flex With You
14.Bitten Into Sympathy
15.Gluey Porch Treatments
16.Clipping Roses
17.As It Was



INFO

Anno: 1987
Paese: USA
Label: Alchemy Records
Sito: official Melvins



















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