martedì 27 dicembre 2011

Fase 4: Antico e Moderno

YOB
ISIS
Si stava parlando di YOB e dei loro legami con Neurosis e compagnia. La band di Mike Scheidt resta comunque ancora fortemente legata al doom strettamente detto, ma che dire di tutte quelle band che doom non sono ma che comunque ne sono influenzate in maniera più o meno forte? Si tratta di gruppi che si distinguono da tutti quelli che abbiamo trattato finora perché non affondano le loro radici nel metal tradizionale (l'”antico” del titolo), quanto piuttosto in una versione “moderna e intelligente” dell'hardcore. Quando vennero fuori si parlò di postcore, un termine che in fondo voleva dire tutto e niente perché comprendeva band strettamente hardcore come i Converge a fianco di altre più legate ad altri generi (come gli splendidi Breach). Cosa c'entra tutto questo col nostro discorso? C'entra, perché alcuni dei capostipiti di quella scena hanno preso molto dal doom, in maniera più o meno manifesta. Delineare una tassonomia e una storia di queste band sarebbe compito improbo e al di là di quello che è lo scopo di questo lavoro. Si tratterebbe infatti di parlare di band storiche come Godflesh (che
pur suonando industrial hanno preso un certo tipo di strutture ossessive e ripetitive dal doom più ipnotico) e Neurosis (che della ricerca sonora hanno fatto una bandiera, e hanno toccato anche lidi decisamente doomy soprattutto negli ultimi lavori), e si rischierebbe di fare una grande confusione. Ci limitiamo quindi a elencare alcune delle band più chiaramente influenzate dal genere che stiamo trattando, lasciando un eventuale approfondimento del discorso ad altri.Innanzitutto, vale la pena segnalare tutte quelle band che prendono in egual misura dal doom, dalla psichedelia, dal post-rock e dall'hardcore. Gli ultimi Neurosis sicuramente, ma anche Isis, Cult Of Luna, Pelican (questi decisamente legati allo sludge), persino il nuovo progetto di JK Broadrick a nome Jesu. In seconda battuta, possiamo inserire in questo filone anche band più classicamente doom, come gli americani Halo (una sorta di versione sludge dei Godflesh) e Unearthly Trance (che pescano a piene mani anche dal black metal). Infine, citiamo di striscio un paio di band molto particolari, che hanno le radici del loro suono in egual misura nell'industrial e nel doom: i canadesi Zaraza e i finlandesi Wormphlegm. Con questi ultimi torniamo su territori più strettamente doom, oltre a fare un notevole salto cronologico in avanti. Già, perché è passato del tempo dal 1970, ma il doom è ancora vivo (?) e vegeto...

Fonte : Il Panopticon



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