Da oltre dieci anni -dodici per la precisione- gli Elder sono al centro dell'undeground heavy rock più virtuoso con la propria voce inconfondibile: album dopo album la loro creatività e la loro efficacia sono cresciute in modo inarrestabile.
Il gruppo ha da poco annunciato l'uscita del quinto album, Omens, in arrivo il prossimo 24 Aprile su Stickman Records per l'Europa. Il gruppo, ora dislocato fra gli Stati Uniti e Berlino, ha finalmente condiviso non solo la grandiosa copertina, ma anche il primo singolo, Embers.
Così ne parla il cantante e polistrumentista Nick DiSalvo: “Embers è senza dubbio uno dei brani più energici e upbeat che gli Elder abbiano mai scritto, ed è rapidamente diventato il nostro preferito da suonare durante la preparazione di Omens. Si tratta forse del brano meno classicamente heavy dell'album, ma è una canzone particolarmente densa. È piena di intrecci chitarristici, di linee di basso diverse, tastiere e sintetizzatori – si sente chiaramente che ci siamo divertiti molto a fare questo disco. Come ogni altro brano degli Elder rende al meglio inserito nel contesto dell'album, quindi siamo felici che uscirà molto presto.”
Una notizia curiosa e significativa per i fan italiani degli Elder: il pianista e multi-strumentista Fabio Cuomo (compositore solista e inoltre nei Liquido Di Morte, LOG, Eremite, Cambrian e autore di diverse colonne sonore) si è unito al gruppo per le registrazioni di Omens: il suo modo di suonare inconfondibile ha aggiunto profondità al suono degli Elder, con innesti di Rhodes, pianoforte, Mellotron e sintetizzatori su diverse parti del disco.
Gli Elder usano la propria musica come fosse pittura, e Omens li vede sperimentare con una tavolozza ancora più ricca del solito. Dopo oltre dieci anni, questo album è il primo a venir registrato con una nuova formazione che include il chitarrista Michael Risberg e il batterista George Edert, insieme all'ospite Fabio Cuomo che si è occupato di Rhodes, sintetizzatori e altro.
Questa è musica per prendersi una vacanza dalla realtà, per perdersi dentro un altro mondo. Eppure Omens non è un semplice esercizio escapista: riflette piuttosto i tempi sempre più confusi, conflittuali e cupi nei quali è stato composto. Omens è scritto come un concept album che ripercorra l'intero sviluppo di una civiltà – ma è naturale leggerlo come un commento alla nostra società odierna, votata esclusivamente al profitto a danno delle nostre stesse vite e dell'ambiente in cui le viviamo.
Su Omens, gli Elder abbracciano nuove forme di sperimentazione all'interno del loro heavy rock psichedelico e progressivo: atmosfere, melodie e strutture vengono create e distrutte continuamente, per tornare sempre rinnovate.
L'album segue Reflections of a Floating World (2017) e l'EP sperimentale The Gold & Silver Sessions (2019), senza che -come sempre- nessuno sappia veramente cosa attendersi dagli Elder.
Il loro suono è ormai consolidato, certo: heavy rock rigoglioso a livello strumentale e felice di cedere a tentazioni progressive, ma The Gold & Silver Sessions parlava per esempio un linguaggio differente, un lato sconosciuto degli Elder, intinto nel krautrock, rarefatto, persino colorato dal jazz.
Omens fuga ogni dubbio dall'inizio, cementando una contraddizione che incarna alla perfezione lo spirito degli Elder: c'è di più, di tutto.
Omens è composto da cinque brani cinematici, lussureggianti, con melodie intricate e memorabili che crescono e si dissolvono in jam cosmiche e allucinate. Riff enormi che scuotono il mare di suoni psichedelici, groove imprevedibili che portano l'ascoltatore altrove.
Omens è stato registrato e mixato ai Black Box Studios in Francia con il fonico Peter Deimel (Shellac, dEUS, Motorpsycho) e masterizzato a Chicago da Carl Saff.
Gli Elder saranno a breve in tour sia in USA che in Europa a supporto dell'album in uscita il 24 Aprile. Restate sintonizzati per novità su date italiane.
1. Omens
2. In Procession
3. Halcyon
4. Embers
5. One Light Retreating
2. In Procession
3. Halcyon
4. Embers
5. One Light Retreating