PSYCHEDELIC/DOOM/STONER |
A poco più di un anno dall'esordio quasi in sordina sempre per i tipi di RidingEasy, ecco tornare le Blackwater Holylight dopo un intenso periodo di tour negli USA e in Europa. Un'esperienza che sembra aver incredibilmente giovato al songwriting della band visto come la bilancia tra il seppur convincente omonimo debutto e questo nuovo Veils of Winter penda decisamente a favore dell'ultimo.
Se si erano già note le ottime capacità delle due voci della band (Allison Faris e Laura Hopkins), le loro armoniose corde vocali risaltano ulteriormente nel contrasto con le chitarre distorte del duo Hopkins/Mayhew, ispiratissime nel nuovo lavoro a livello di riffing.
Così dallo stoner/doom dell'opener Sleeping Secrets (dotata di qualche passaggio melodico che rievoca i primi Witchcraft) si passa ad un singolone come Motorcycle, pervaso da una componente di pop barocco che esplode pienamente su Spiders, sicuramente il pezzo più catchy del disco. The Protector e il lugubre piano che accompagna lo sviluppo di Daylight sono impostate su binari dalle atmosfere più tipicamente doom: ciò che colpisce maggiormente della band è l'ampia gamma di stili che sembrano padroneggiare nelle loro composizioni, passando da una psichedelia più o meno heavy a progressive dalla tinte canterburiane (la conclusiva Moonlit sembra quasi un brano dei Blood Ceremony), sempre terribilmente orrecchiabili. Su alcuni brani comincia forse a subentrare una certa ripetitività, ma è tutto così talmente conciso e gradevole da non appesantire mai l'ascolto.
Un plauso anche all'eccellente lavoro fatto in fase di mix e mastering, davvero essenziale per apprezzare al meglio ogni elemento di questo magico quintetto. Una sorpresa inaspettata e un album che, per come si discosta dalle solite sonorità del genere, è una vera boccata di aria fresca.
TRACKLIST
- Sleeping Secrets
- Motorcycle
- The Protector
- Daylight
- Death Realms
- Spiders
- Lullaby
- Moonlit
INFO
ANNO: 2019
LABEL: RidingEasy Records
WEB: Facebook
BLACKWATER HOLYLIGHT: SPIDERS