mercoledì 4 settembre 2019

SERIAL HAWK: Static Apnea (Review)

STONER/DOOM
Quattro anni sono serviti ai Serial Hawk per consegnare il loro secondo LP, dopo l'ottimo Searching for Light. Lasso di tempo imputabile  alla più classica afflizione di ogni band (i batteristi), in una ricerca che ha evidentemente impegnato a lungo il nucleo originario composto da Will Bassin (voce e chitarra) e Adam Holbrook (basso).
Motivazioni interne a parte, ad ascoltare questo nuovo capitolo sembra lampante anche l'impegno profuso nella sua lavorazione a partire dalla produzione stessa, che nel disco precedente penalizzava le notevoli capacità vocali di Bassin seppellendole sotto tonnellate di distorsioni.
Sia chiaro, non erano certo le distorsioni il problema (altrimenti sto scrivendo sulla webzine sbagliata), ma se c'è una caratteristica che è possibile apprezzare pienamente in Static Apnea è proprio il cantato.
Il pacato inizio di Resting Waters offre tutta una nuova prospettiva sul sound del gruppo americano, in cui una crescente progressione di aggressività si sviluppa pian piano nel brano andando poi a dominare tutta la prima metà dell'album; se già nelle precedente opera i Serial Hawk avevano mostrato l'efficacia del loro arsenale di riff, in un pezzo come Depths and Passages (prima anteprima del disco in questione, che aveva fatto schizzare a mille il mio hype per questo nuovo disco) è elevato a pura forma d'arte, risultando così maestoso da comunicare un che di primordiale, come se una montagna si stesse creando sotto i nostri stessi occhi.
Ottima la scelta di collocare esattamente a metà uno strumentale melodico e onirico come Surrender, ad attenuare la pressione e a dare pieno sfogo all'aspetto più psych della band. La successiva Summon è (ovviamente) caratterizzata da un'atmosfera sciamanica e la conclusiva Diminished Return fa un po' la somma di quanto di buono è stato fatto ascoltare nei brani precedenti, con in più una certa punta di struggimento.
Tirando le somme, il disco è bestiale e possiamo solo sperare che qualcuno faccia la pazzia di organizzare un loro tour europeo: sono pronto a scommettere che dal vivo siano una botta pazzesca da quanto sono monumentali.


TRACKLIST
  1. Resting Waters
  2. Detach
  3. Depths and Passages
  4. Surrender
  5. Summon
  6. Diminished Return
INFO
ANNO: 2019
LABEL: Autoproduzione
WEB: Website


SERIAL HAWK: DEPTHS AND PASSAGES
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