STONER/DOOM |
Gli Electric Wizard nella loro versione più “accessibile” non
perdono la loro carica nichilista volta alla distruzione celebrale e allo
sviluppo dilatato dei sensi, lievitato in dosi massicce di nera perversione ed
arti magiche. Il mondo dei nostri stregoni elettrici non è solo costellato d’ignoranza
Doom come poteva esserlo un tempo, la contaminazione degli elementi all'interno
dei loro ultimi album è stata via via lenta ma sempre presente.
Tanti saranno i
detrattori che accuseranno la band di aver “alleggerito” la veemenza bellica in
favore di un approccio in alcuni casi più Rock oriented (vedi la bellissima
sfuriata stradaiola a nome Necromania). Alzi la mano chi si aspettava dai
nostri il solito Dopethrone di turno, un po come fossero gli AC/DC del Doom. Se
qualcosa cambia quando si parla di queste band è totale eresia, il suono troppo
‘’pulito’’ farà gridare allo scandalo, sembrano accantonati per ora i tempi di Witchcult
Today o Let Us Prey, album putridi in cui la voce di Oborn sembrava provenire
dall’oltetomba, la proposta negli ultimi due album si è fatta di sicuro più
accessibile. Ma tutto questo anche se vero in parte, non fa comunque perdere ai
nostri un appeal malato, nonostante la parziale facciata tipicamente
underground sia venuta un po meno, a favore di un sound più maturo, dove la produzione si fa più ricercata, così come le linee vocali. Quel che rimane immutato è il feeling – seppur filtrato
in modo diverso – che aleggia sin dalle note di See You in Hell, Stoner/Doom
fradicio di Blues che apre bene il disco. Strepitosa è la ritualistica marcia
finale che risponde al nome di Mourning of the Magicians, oltre undici minuti
di delirante e minaccioso splendore. Hear The Sirens Scream poteva appartenere
al precedente album, un discreto pezzo che nulla toglie e nulla aggiunge al
risultato finale del disco. The Reaper è un oscuro presagio di soli tre minuti,
in cui una chitarra acida e blueseggiante lascia le luci del palcoscenico all’organo
che scandisce il tempo in modo prepotente ed apre squarci visivi sulla futura
evoluzione del suono dei nostri, davvero bellissima. Chiudiamo con il riff
sabbattiano (il titolo del lavoro è inequivocabile) di Wicked Caresses, un altro ottimo pezzo che tanto mi ha ricordato
il sound degli ultimi fantastici The Well. Cos’altro dire se non che gli Stregoni
Elettrici non mi hanno deluso nemmeno questa volta, cercare di capire i
detrattori della band in questo momento mi risulta alquanto difficile, ma come
dico sempre….DE GUSTIBUS, lascio a voi la scelta finale, io per ora mi
accontento di spingere il tasto play, ancora e ancora e ancora.
TRACKLIST:
01. See You in Hell
02. Necromania
03. Hear the Siren Scream
04. The Reaper
05. Wicked Caresses
ELECTRIC WIZARD: SEE YOU IN HELL