HEAVY PSYCH |
Il primo album degli Ecstatic Vision, Sonic Praise, fu una sorpresa sotto diversi punti di vista: innanzitutto perchè presentava sonorità decisamente diverse da quelle solitamente trattate da Relapse Records (confermando ancora una volta l'indiscutibile qualità delle sue produzioni) e poi perchè un gruppo praticamente sconosciuto arrivò come un fulmine a ciel sereno per dimostrare come fosse ancora possibile realizzare in un contesto contemporaneo del rock psichedelico senza necessariamente risultare come una tribute band impegnata in un blando tentativo di ripescaggio e imitazione.
Complici i sensi di colpa per aver tardivamente scoperto l'album e dopo aver testimoniato di persona l'incredibile resa dal vivo della band (in questi giorni sono stati dalle nostre parti, non ve li sarete persi, vero?), non ho perso tempo, una volta ricevuto il promo, prima di ascoltare più e più volte la loro nuova fatica discografica. E, nonostante siano passati solo due anni dall'esordio, in questo breve arco di tempo qualcosa è cambiato, con la band che da terzetto è adesso diventata a tutti gli effetti un quartetto in seguito all'inserimento ufficiale di Kevin Nickles (già presente a sax e flauto durante il tour di Sonic Praise) e, soprattutto, con il loro sound, che sembra essersi notevolmente imbastardito.
Raw Rock Fury è un titolo che suona quasi come un avvertimento all'ascoltatore, una forza primordiale fatta di psichedelia spaziale alla Hawkwind, di grezzo furore alla Stooges/MC5 e di selvagge ritmiche krautrock, imprigionata in poco più di trentacinque minuti, per otto brani (sulla carta, in realtà sono quattro considerando l'intro e che due di essi sono stati divisi) che vi lasceranno esausti e soddisfatti. Inutile tentare di resistere alle folli cavalcate cosmiche dei quattro di Philadelphia, che si tratti dell'irresistibile groove di You Got It Or You Don't, del crescendo motorik di Electric Step, del selvaggio rock 'n' roll di Keep It Loose o delle suggestioni lisergiche di Twinkling Eye, una volta premuto play verrete immediatamente catapultati nel loro personalissimo mondo in technicolor, indifesi di fronte all'assoluta necessità di battere il piede a tempo e/o di scapocciare come indemoniati.
La prossima volta che la classica rockstar bollita dichiara che il rock è morto, dategli una sberla e fategli ascoltare Raw Rock Fury. L'unica cosa morta qui è la mancanza d'ispirazione. Da ascoltare ripetutamente senza indugi.
Complici i sensi di colpa per aver tardivamente scoperto l'album e dopo aver testimoniato di persona l'incredibile resa dal vivo della band (in questi giorni sono stati dalle nostre parti, non ve li sarete persi, vero?), non ho perso tempo, una volta ricevuto il promo, prima di ascoltare più e più volte la loro nuova fatica discografica. E, nonostante siano passati solo due anni dall'esordio, in questo breve arco di tempo qualcosa è cambiato, con la band che da terzetto è adesso diventata a tutti gli effetti un quartetto in seguito all'inserimento ufficiale di Kevin Nickles (già presente a sax e flauto durante il tour di Sonic Praise) e, soprattutto, con il loro sound, che sembra essersi notevolmente imbastardito.
Raw Rock Fury è un titolo che suona quasi come un avvertimento all'ascoltatore, una forza primordiale fatta di psichedelia spaziale alla Hawkwind, di grezzo furore alla Stooges/MC5 e di selvagge ritmiche krautrock, imprigionata in poco più di trentacinque minuti, per otto brani (sulla carta, in realtà sono quattro considerando l'intro e che due di essi sono stati divisi) che vi lasceranno esausti e soddisfatti. Inutile tentare di resistere alle folli cavalcate cosmiche dei quattro di Philadelphia, che si tratti dell'irresistibile groove di You Got It Or You Don't, del crescendo motorik di Electric Step, del selvaggio rock 'n' roll di Keep It Loose o delle suggestioni lisergiche di Twinkling Eye, una volta premuto play verrete immediatamente catapultati nel loro personalissimo mondo in technicolor, indifesi di fronte all'assoluta necessità di battere il piede a tempo e/o di scapocciare come indemoniati.
La prossima volta che la classica rockstar bollita dichiara che il rock è morto, dategli una sberla e fategli ascoltare Raw Rock Fury. L'unica cosa morta qui è la mancanza d'ispirazione. Da ascoltare ripetutamente senza indugi.
TRACKLIST
- Intro
- You Got It or You Don't
- The Electric Step Pt.1
- The Electric Step Pt.2
- Keep It Loose
- Twinkling Eye Pt.1
- Twinkling Eye Pt.2
- Twinkling Eye Pt.3
ANNO: 2017
LABEL: Relapse Records
WEB: Facebook
ECSTATIC VISION: YOU GOT IT OR YOU DON'T