venerdì 20 gennaio 2017

GONE IS GONE: Echolocation (Review)

POST METAL
Dopo il discreto maxi EP di otto canzoni dello scorso anno, ritornano - a breve giro di orologio - i Gone is Gone di Troy Sanders (basso e voce dei Mastodon per quei pochi che ancora non lo sapessero) con il loro primo vero disco su lunga distanza. Accompagnato da una super formazione con Troy Van Leeuwen dei Queens of the Stone Age alla chitarra, Tony Hajjar dei redivivi At The Drive In alla batteria e il compositore e multi strumentista Mike Zarin a chiudere il cerchio.
Curiosamente tutte e tre le band madri dei nostri eroi quest’anno sono attesissime da nuove uscite discografiche di cui ancora si sa poco o nulla, ma che lasciano ben sperare in un 2017 ricco di grandi appuntamenti da non mancare assolutamente. Nel frattempo per ammazzare la noia i nostri si dilettano con questa superband che di semplice passatempo va detto, non ha assolutamente nulla e il perché è presto detto.
Pensate ad un sound dalle atmosfere rarefatte (Ornament, Resurge) impalpabili in molti frangenti e dai risvolti psichedelici (l'isolazionismo di Dublin, Resolve), rotte da implosioni Post Metal/Rock che lasciano senza fiato in alcuni passaggi (la cover dei Portishead, Roads, è da pelle d’oca, idem l’opener Sentient tanto per fare due nomi a caso), accattivanti e dai ritornelli di grande presa (la spettacolare titletrack posta in chiusura o Gift).
Echolocation è un disco maturo, sentito, che alterna emozioni discordanti e visioni oniriche. Sorprendente fra le altre cose la prova vocale di Troy Sanders che in quest’album dimostra di aver fatto un notevole passo in avanti verso la completa maturazione/mutazione del proprio cantato. Quel che sorprende maggiormente è la sua interpretazione sofferta, drammatica (oserei dire) come mai mi era capitato di ascoltare prima d’ora, il che fa crescere ulteriormente (come se ce ne fosse bisogno)  le aspettative sul nuovo Mastodon
Che altro dire se non che vi consiglio caldamente di non lasciarvi andare questo splendido lavoro, sarebbe un errore davvero grave da parte vostra, perché i Gone is Gone con questo primo album su lunga distanza - edito via Rise Records/BMG - ci dimostrano senza alcuna ombra di dubbio di essere una band dal potenziale enorme, è ovvio che solo il tempo ci dirà dove i nostri potranno davvero arrivare, per ora non ci resta che lasciarci trasportare dalla marea artica di quest’album, oltre le onde gelide, oltre i paesaggi innevati della mente, oltre ogni ostacolo emozionale.


TRACKLIST:
01. Sentient
02. Gift
03. Resurge
04. Dublin
05. Ornament
06. Pawns
07. Colourfade
08. Roads
09. Slow Awakening
10. Fast Awakening
11. Resolve
12. Echolocation

INFO:
ANNO:2017
LABEL: Rise Records
WEB: Website

GONE IS GONE: DUBLIN


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