martedì 27 ottobre 2015

UNIMOTHER 27: Frozen Information (Review)

KRAUTROCK/SPACE ROCK
Rimango sempre stupito dalla profondità dell'underground italiano, puoi esplorarlo per anni spulciando ogni fanzine (cartacea o virtuale che sia) possibile, ma la sua vastità garantisce comunque che qualcosa sfugga sempre ai tuoi radar.
Esemplare in tal senso è il caso di Unimother 27, moniker dietro cui si cela il polistrumentista abruzzese Piero Ranalli, musicista a suo tempo attivo con le band Insider e Areknamés e qui giunto al quarto (!) capitolo del suo progetto solista, il cui primo lavoro è datato 2006 (!).
Se siete fanatici del krautrock, non lasciate che il magari non eccelso artwork vi tenga lontani da questo disco: vi perdereste un'ora di pure divagazioni psichedeliche quasi interamente strumentali che farebbero la felicità di ogni appassionato degli Ash Ra Tempel o dei Neu!, in cui a regnare incontrastati sono chitarre dilatatissime e sintetizzatori sognanti, con numi tutelari quali Aldous Huxley e Timothy Leary a garantire l'efficacia psicotropa del tutto. Quasi interamente strumentali dicevamo perchè se su Clear Light Healing un sintetico testo non fa che aumentale l'atmosfera onirica del tutto, nella finale Brief Moments of Eternity viene addirittura chiamato in causa l'emblema della beat generation Jack Kerouac con la sua Scripture of the Golden Eternity in un bizzarro quanto interessante incrocio tra space rock e spoken word.
Un album per tutti gli spiriti liberi, come lo stesso Piero indica nelle note presenti al suo interno, adatto a chi è in cerca di viaggi spaziali e temporali.


TRACKLIST
  1. Moksha (to Huxley)
  2. Dancing Thought
  3. The Oblivion's Cage
  4. Clear Light Healing
  5. For Mad Stray Dogs Only
  6. Hymn to the Hidden God
  7. Brief Moments of Eternity
INFO
ANNO: 2015
LABEL: Pineal Gland Lab
WEB: Website


UNIMOTHER 27: THE OBLIVION'S CAGE
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