DIODRONE Festival V
- ANSI LUMEN -
'Fulmen' - 1) fulmine; 2) forte bagliore.
'Lumen' - 1) luce; 2) bagliore.
'Ansi Lumen' - energia, o forza, sprigionata dalle frequenze che noi percepiamo come luce.
. c i n q u e .
'..Parliamo adesso dei soffi improvvisi che sorti dalle esalazioni del suolo e di nuovo ricadendo a terra, talvolta ricoperti da uno strato nuvoloso, assumono più forme. Vagando qua e là e precipitandosi come torrenti producono tuoni e luce. Se si avventano con maggiore peso e impeto a volte si tramutano in un uragano, ma se invece si stringono con movimento rotatorio in uno stretto incavo della nube la rompono senza fuoco, senza fulmini, e producono un vortice chiamato tifone. Ed è la peggior disgrazia per i naviganti. C'è chi dice che i fulmini provengano dalla stella di Saturno, o che fuoriescano dalla terra stessa. E c'è chi racconta che siano portatori di profezie, o disgrazie, e che quando succede la loro luce viene ricordata come un familiare per tutta la vita.
E come ti ho detto, è quando il soffio riesce a spezzare la nube che poi finalmente brucia, con rumore assordante e in un bagliore che differisce dal fuoco..' [P.V.]
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Quinto capitolo della storia di DioDrone, label underground fiorentina che da due anni rappresenta un territorio fertile e libero per le sonorità più estreme, particolari e sperimentali del sottobosco locale e internazionale, e che ci trascina questa volta in una scenografia intensa rappresentata da una tempesta di fulmini. Ancora una volta ambientato nella suggestiva cornice dello storico Cinema di Castello di Firenze ANSI LUMEN non è solo un festival, ma come sempre si propone come un vero e proprio viaggio multimediale tra immagini e suono, e in questo caso tra luce abbagliante e rumore scuro, caratteristiche dicotomiche e intrinseche di ogni temporale.
Quattro performances, così come quattro sono i tipi di fulmini conosciuti, con ospiti d'eccezione del panorama alternativo nazionale.
lumen I _ negativo ascendente - DOLPO.
lumen II _ positivo discendente - AGARTTHA REX.
lumen III _ positivo ascendente - BOLOGNA VIOLENTA.
lumen IV _ negativo discendente - OVO.
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Cinema di Castello
via Reginaldo Giuliani, 374 [Firenze]
tra Rifredi e Sesto Fiorentino.
ingresso :: 6 euro.
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• OVO
Chiudete gli occhi. Potreste pensare che sia Satana a cantare. Apriteli, vedrete una piccola donna con lunghissimi dread e nessun effetto alla voce. Chiudete gli occhi ancora. Immaginerete una batteria da metallaro con doppio pedale. Apriteli di nuovo, vedrete un gigantesco uomo che tortura solo pochi pezzi. Due persone, attrezzatura minimale, ma sufficiente a portare l'inferno. Questo sono gli OvO. Bruno Dorella [percussioni] e Stefania Pedretti [voce e corde].
Da 13 anni gli OvO sono una delle band più attive nella scena alternativa più rumorosa, complici i 700 e più concerti in tutto il mondo, la prolifica quantità di dischi e collaborazioni e soprattutto l'unicità della loro musica. Quello che propongono è difficile da classificare. Non è noise, non è metal, doom, punk o rock n roll, ma potrebbe essere un po' di tutto questo insieme.
Da Ravenna, dall'Abisso, con furore.
• BOLOGNA VIOLENTA
BV è un progetto di Nicola Manzan, trevigiano classe 1976, diplomato in violino e polistrumentista che negli ultimi anni ha lavorato in studio e dal vivo con molte band del panorama musicale italiano e internazionale. Il solo project nasce nel 2005, anno dell’album d'esordio ispirato ai film poliziotteschi degli anni Settanta, un disco votato alla violenza sonora ed al nichilismo musicale di stampo cybergrind. 'Il Nuovissimo Mondo' esce nel 2010 per Bar La Muerte e segna una prima svolta nello stile del progetto. Ispirato dai cosiddetti “mondo-movie”, il disco è carico di citazioni da film di genere e di atmosfere surreali alternate a veri e propri assalti sonori. Il terzo album, 'Utopie e Piccole Soddisfazioni' esce nel 2012 per Wallace Records e Dischi Bervisti, ed è composto da ventuno pezzi che sono l’espressione più eclatante del background musicale di Nicola, che va dalla musica classica al rumore puro. Infine, nell’estate 2013 inizia la scrittura e la registrazione dell’album Uno Bianca, in uscita a febbraio 2014 grazie a Woodworm, Wallace Records e Dischi Bervisti. Da aprile di quest'anno Bologna Violenta diventa ufficialmente un micidiale duo chitarra e batteria. www.bolognaviolenta.com/
• AGARTTHA REX
Progetto che battezza la collaborazione artistica tra Francesca Marongiu [Agarttha] e Antonio Gallucci [Architeuthis Rex]. Tra le nflessioni spirituali, esoteriche e doom e quelle più drone e oscure, il duo ci itrascina in un viaggio che scivola negli abissi più nascosti e lontani dalle rive dell'inconscio per sprofondare su lontani confini dell'universo tra riti funerari non sacri, percussioni e suoni che si disperdono all'infinito. http://www.utriusquecosmi.com/
• DOLPO
Considerato uno degli ultimi veri rifugi spirituali del pianeta Dolpo (in tibetano དོལ་པོ) è un distretto della zona nepalese del Karnālī, al confine con la regione cinese del Tibet. L'ultima rivelazione dell'underground emiliano è un ensamble di talento il cui nome incarna il mito di luigi sacri, ancestrali, proibiti e inaccessibili. Antiche memorie d'oriente e misteriose pratiche divinatorie che gli autori di Yak Path Sessions [il loro primo album] mettono a regime in un periplo di 'ascensioni' soniche per il conseguimento dell'unione astrale. Un'esperienza di ascolti erratici che sembra prender vita in un monastero pagano per la meditazione trascendente e che, sul piano creativo, si pone come rilettura occidentale della ritualità Chod propria dello sciamanesimo Bon. Una forma iniziatica di 'avanguardismo arcaico' che intesse labirinti di mantra circolari miscelando oscuri lemmi post-rock e registri cultuali scientemente architettati. Musiche che emanano sapori lisergici e fragranze sacrali insieme, governate da cicli di ritmiche dilatate ma potenti e solenni, da oblique fluttuazioni dronanti e rugginosi bordoni elettrificati, da diatonie piramidali e una moltitudine di sollecitazioni psichiche che incalzano ad ogni vibrar di chitarra, theremin, flauto, fujara, hurdy gurdy, dhyangro, cimbali, rag dung, campane, yak horn e cori. Una vera orchestra di officianti illuminati, di artisti sensibili che valgono tutto l'oro alchilico di Yak Path Session, l'austera bellezza e la magia ambrata di un mondo lontano nello spazio e nel pensiero, eppur mai così vicino al nostro interno sentire. [Aldo Chimenti / Rockerilla]. https://dolpo.bandcamp.com/
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DioDrone nasce come collettivo a inizio 2011 da un'idea di Nàresh Ran, con l''intento di riunire sotto un unico tetto alcune realtà musicali e artistiche fiorentine accomunate dalla voglia di sperimentare, e che per le proprie scelte non propriamente di massa incontravano sempre più spesso difficoltà nel trovare spazi in cui esporsi. Concerti, i primi festival, mostre e sonorizzazioni sono i primi passi che il collettivo compie per ritagliarsi una piccola 'scena' diversa da quelle già radicate nell'ambiente underground locale. Ma è soltanto dopo le prime pubblicazioni autoprodotte di alcuni nuovi progetti nati dalla collaborazione dei musicisti coinvolti che sorge l'esigenza di trasformare DioDrone in una piccola ma funzionale etichetta indipendente. Nel corso di poco più di due anni DioDrone contribuisce all'uscita di diversi album del panorama alternativo nazionale e internazionale, organizza concerti e rassegne con gruppi italiani e stranieri, mette in piedi quattro festival, gestisce una rubrica musicale settimanale su una radio nazionale, collabora con diverse labels, webzines e fanzines e continua periodicamente a organizzare appuntamenti di musica live. Ma soprattutto continua fermamente a credere nel potere estatico del rumore.