Dopo aver intervistato gli Ornaments ho pensato che avrei dovuto intervistare pure i Valerian Swing, non che queste due bands siano collegate da un qualsiasi nesso logico, solo sono alcuni dei gruppi italiani che al momento sto ascoltando di più.
Dopo aver tritato a forza di ascolti A U R O R A , è stato un piacere immenso poter intervistare il buon David.
Insomma, leggete l'intervista!
-Ciao da Dommabbestia, come state ragazzi?
Seduti in traghetto, su poltroncine patronali, direzione Sardegna.
-Domanda di rito, in qualche battuta diteci : chi sono i Valerian Swing? Insomma, presentatevi agli inetti che ancora non vi conoscono.
I Valerian Swing sono 3 compaesani di Ligabue, che fanno il quintuplo dei suoi concerti ma che incassano un miliardesimo del rocker prezzemolino.
Facciamo una prova a settimana (verso le 23.00), facciamo figli, ed a seconda del paese in cui ci troviamo possiamo agevolmente dormire in hotel, od in mezzo ai topi.
Che per la cronaca, è vero. Ma fa schifo. Come la pizza a Wroclaw ed il kebab ad Aharus.
-Per la seconda volta avete lavorato con Matt Bayles, perchè avete scelto proprio lui come vostro produttore? Com'è lavorare con un mostro sacro come lui, insomma, che rapporti avete?
Ci rivolgemmo a Matt per un semplicissimo motivo: i suoi dischi suonano da paura!
Per noi svolta, fu la sua prima mail nella quale si dichiarava entusiasta di poter lavorare al nostro materiale: un vero sogno ad occhi aperti!
Ad oggi i rapporti sono eccellenti, ed a ogni occasione buona ci si scambia insulti di varia natura riguardanti il calcio.
Insomma, pallone metafora di vita.
- Ora parliamo un po' del vostro ultimo lavoro, A U R O R A. Io lo sto ascoltando da mesi e ancora faccio fatica ad inquadrarlo, come lo definireste voi? Come ci avete lavorato e in cosa differisce dai due precedenti lavori (“DRAINING PLANNING FOR EARS REFLECTORS” e “A SAILOR LOST AROUND THE EARTH”)?
Mio nonno diceva sempre che chi nasce tondo non muore quadrato. Però è altresì vero che un cerchio è inscrivibile al suo interno. Misteri Pitagorici..
Premesso ciò, A U R O R A non è altro che il frutto d'esperienze ed ascolti maturati nel tempo tra disparate circostanze.
Ci abbiamo lavorato a più riprese, dapprima isolandoci in mezzo ai monti, per poi assimilare il tutto una volta riavuto il sentore d'aver qualcosa da dire.
O almeno qualcosa che a noi stessi potesse risultare interessante, ecco.
- Ormai è da parecchio che state suonando A U R O R A in giro per l'europa e il globo terracqueo, come è stato accolto dal pubblico? Avete notato differenze tra il pubblico italico e quello straniero?
La differenza saliente è una ed inequivocabile: abbiamo notato che all'estero non parlano Italiano.
Allo stesso tempo abbiamo anche notato che suonare di lunedì fa schifo ovunque.
-Ho letto che quest'estate suonerete all'ArcTanGent, cosa rappresenta per voi il poter suonare ad un festival del genere ?
ArcTanGent è il coronamento d'un matrimonio che dura da quattordici anni.
Una sorta di traguardo che conferisce ulteriore senso agli innumerevoli sacrifici fatti per uscire dalla bruma Emiliana.
Insomma, ci sgraniamo le palpebre ma con il sentore di ''merito'' che finalmente aleggia nell'aria: talmente tanti anni spesi a mangiar marrone in cui tutti danno pacche sulle spalle, ma mai nessuno a filarti per davvero.
Presto o tardi una svolta emotiva doveva arrivare!
-Ormai l'intervista è quasi finita, siamo agli sgoccioli, non vi preoccupate.
Prima di salutarvi vi chiedo : cosa state ascoltando ultimamente e cosa vi sentireste di consigliare a chi legge dommabbestia?
Da sempre abbiamo ascolti agli antipodi, senza considerare gli effetti della pausa che Alan sta prendendosi per l'estate: Francesco (in prestito a tempo indeterminato dai Rifkin-Kazan) ha una chiavetta di sola musica Israeliana.
Detto ciò, personalmente più il tempo procede più retrocedo: mentre sto rispondendoti ho un disco di Charlie Parker che gira, ed a breve verrà sostituito da Sonny Boy Williamson.
Steve è più uno da accendino in alto: Bon Iver e Delta Sleep in questo momento.
Chiudiamo con una band underground (o superunderground) autarchica:
Steve dice ( perchè gli piace vincere facile): THREE IN ONE GENTLEMAN SUIT
Francesco dice: ETEREA POSTBONG BAND
io dico: RANCID OPERA (ascoltate Necro-Viagra fidatevi..)
-L'intervista è finita, andate in pace. Vi ringrazio tantissimo per la pazienza e l'opportunità che ci avete dato!