DOOM/SLUDGE METAL |
Se ci fosse un premio annuale da assegnare in base all'impegno profuso nella propaganda di stoner e affini, Stonerobixxx sicuramente ne riceverebbe uno alla carriera. Difficile spiegare a chi non c'era che incredibile miniera di band è stato durante i suoi anni di attività il blog olandese, costituendo una vera e propria scuola per chiunque si fosse appena avvicinato al genere. Per non parlare delle ottime segnalazioni di band sconosciute provenienti da tutto il globo.
Tutto questo preambolo era necessario perché proprio Stonerobixxx nell'ormai lontano 2011 mi permise di conoscere i Thorr-Axe, all'epoca terzetto di ragazzi neanche ventenni, e il loro debutto Wall of Spears (per capirci, gli stessi che hanno realizzato questo video).
Quattro anni sono passati da allora e, dopo vari cambi di lineup che hanno lasciato al suo posto solo il frontman Tucker Thomasson, il terzetto è diventato un quartetto affinando quanto di buono aveva mostrato nel suo album d'esordio. Animato da una ferocia battagliera che ricorda molto quella dei Conan, Gates of Winter è uno splendido album pieno di vichinghi, battaglie e dei norreni; epico insomma, senza scadere necessariamente nel ridicolo come un qualsiasi gruppo power metal o essere pacchiano e tamarro come gli Amon Amarth. Il tutto ammantato da un gelido inverno Doom, in cui a dominare sono l'aggressività della voce di Thomasson, riff poderosi e ritmiche che sembrano suonate su tamburi di guerra, trasportandoti di peso in mezzo ad un feroce assalto a bordo di un drakkar (The Forging Ritual è semplicemente maestosa nel suo lento incedere).
Un album divertente e ben suonato che costituisce l'ennesima dimostrazione delle ottime capacità delle nuove generazioni del Doom. Raccomandato ai fan dei primi High On Fire o semplicemente a chi piace la birra e sogna di trovarsi a sventolare un'ascia in faccia al nemico: a volte non è necessario altro per godersi un'oretta di ascolto.
TRACKLIST
Tutto questo preambolo era necessario perché proprio Stonerobixxx nell'ormai lontano 2011 mi permise di conoscere i Thorr-Axe, all'epoca terzetto di ragazzi neanche ventenni, e il loro debutto Wall of Spears (per capirci, gli stessi che hanno realizzato questo video).
Quattro anni sono passati da allora e, dopo vari cambi di lineup che hanno lasciato al suo posto solo il frontman Tucker Thomasson, il terzetto è diventato un quartetto affinando quanto di buono aveva mostrato nel suo album d'esordio. Animato da una ferocia battagliera che ricorda molto quella dei Conan, Gates of Winter è uno splendido album pieno di vichinghi, battaglie e dei norreni; epico insomma, senza scadere necessariamente nel ridicolo come un qualsiasi gruppo power metal o essere pacchiano e tamarro come gli Amon Amarth. Il tutto ammantato da un gelido inverno Doom, in cui a dominare sono l'aggressività della voce di Thomasson, riff poderosi e ritmiche che sembrano suonate su tamburi di guerra, trasportandoti di peso in mezzo ad un feroce assalto a bordo di un drakkar (The Forging Ritual è semplicemente maestosa nel suo lento incedere).
Un album divertente e ben suonato che costituisce l'ennesima dimostrazione delle ottime capacità delle nuove generazioni del Doom. Raccomandato ai fan dei primi High On Fire o semplicemente a chi piace la birra e sogna di trovarsi a sventolare un'ascia in faccia al nemico: a volte non è necessario altro per godersi un'oretta di ascolto.
TRACKLIST
- Open the Gates
- The Seer's Vision
- Four Hooves
- Mountain Crusher
- The Forging Ritual
- Gates of Winter
- Descent
- Intermission
- Awakening
INFO
ANNO: 2015
LABEL: Autoproduzione
WEB: Facebook
THORR-AXE: AWAKENING