venerdì 6 marzo 2015

ELDER: Lore (Review)

STONER/DOOM METAL
Recensire un album che si attende impazientemente da tre anni può rivelarsi insidioso: l'eccessivo entusiasmo di poter finalmente apprezzare l'oggetto del tuo desiderio può portare a giudizi affrettati e poco oculati, di quelli che a distanza di tempo ti fanno mordere le mani quando li rileggi.
Parto quindi col dire che considero Dead Roots Stirring un disco che tra vent'anni potrà essere considerato a tutti gli effetti come un classico del genere, uno di quei lavori che rimarranno negli annali della musica che tanto amiamo. Perciò, se consideriamo anche l'ottima qualità della loro ultima uscita in studio (l'EP Spires Burn/Release), è assolutamente scontato evidenziare quanto fossi ansioso di ascoltare la nuova fatica degli Elder.
Così, appena è partita Compendium sono stato felicissimo di constatare che il trio del Massachusetts aveva ulteriormente alzato il tiro: ancora più varietà di stili, ancora più voglia di osare, impressione perfettamente confermata da tutti i restanti quattro brani della tracklist. Il tutto senza abbandonare gli elementi che ne hanno decretato il successo, a partire dalle chitarre tecnicissime e potenti di Nick DiSalvo.
Felice del mio primo ascolto, mi sono ripromesso di ascoltarlo tutto d'un fiato anche il giorno successivo. Ed è stato in quel momento che il tarlo del dubbio ha iniziato ad insinuarsi, senza abbandonarmi per tutti gli ascolti successivi.
Così, sono giunto alla conclusione che Lore è un buon disco, nulla di più. Sfigura abbastanza rispetto al suo predecessore, che, nonostante avesse anch'esso al suo interno brani lunghissimi, scorreva decisamente meglio e, pur essendo anch'esso privo di qualsiasi forma canzone tradizionale, riusciva ad essere assimilato in maniera molto più immediata, fissandosi indelebilmente nella memoria. Il lato sperimentale di Lore appare a tratti eccessivamente contorto, al punto da sembrare quasi forzato, sacrificando spesso un impatto più diretto in favore di un'ossessiva ricercatezza, che lascia poco e nulla nei ricordi dell'ascoltatore.
Sono arrivato a considerarlo un volo di Icaro, un tentativo di evoluzione animato dalle migliori intenzioni, ma comunque fallito. Del resto, stiamo parlando di musicisti con meno di trent'anni, quale miglior momento per spingersi ancora oltre, avendo a disposizione tutto il tempo del mondo per calibrarsi e già un capolavoro alle spalle? Nonostante la promessa tradita, sono ancora convinto che gli Elder possano dare ancora tanto al mondo heavy-psych e alla dinastia Sabbath, come testimonia la loro voglia di non ridursi ad essere l'ennesima copia carbone degli Sleep.


TRACKLIST
  1. Compendium
  2. Legend
  3. Lore
  4. Deadweight
  5. Spirit at Aphelion

INFO
ANNO: 2015
LABEL: Armageddon Label/ Stickman Records
WEB: Facebook


ELDER: LEGEND

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