BLACKENED SLUDGE - DOOM METAL |
Precisiamo: solitamente, non apprezzo le sonorità troppo estreme, specie nel cantato. Solitamente. Perché ogni tanto mi capita di restare folgorato da alcune band che, pur essendo abbastanza distanti dai miei canoni, hanno quel non so che in più che mi spinge a seguirli con attenzione. Tipo gli Indian, che scoprii con Guiltless, loro terzo lavoro e primo fatto uscire per Relapse Records.
Forte di un'esperienza ormai decennale, il quartetto di Chicago torna all'assalto dopo tre anni con questo nuovo From All Purity, fermamente decisi a non fare prigionieri. La profonda disperazione e il disprezzo per il genere umano, sentimenti centrali dell'intero album, vengono evocati dall'oscura Rape, un inno di pura malvagità in cui la ripetizione ossessiva delle liriche sembra quasi voler costringere l'ascoltatore a non distogliere lo sguardo dall'orrore così superbamente rappresentato in musica.
Ascoltando la voce di Dylan O'Toole mi è tornata in mente la descrizione di Azatoth, il dio lovecraftiano "che gorgoglia e bestemmia al centro dell'universo": il suo esasperato berciare richiama visioni apocalittiche, un abbandono totale e gioioso al male più assoluto che giace assopito sotto una civiltà ipocrita.
Le lenti e maestose parte strumentali fanno da splendido contraltare alla sua voce (Directional), con ritmiche così cadenzate da sembrare pugnalate ripetutamente inflitte alla nostra anima.
Rhetoric of No è il brano più facilmente accostabile alle tipiche sonorità sludge degli Indian, mentre il disturbante intermezzo di Clarify fa l'anticamera alla cupissima Disambiguation, ultimo passo in questa agonizzante discesa nell'abisso.
Quaranta minuti di odio distillato nella sua forma più pura, così intenso ed autentico da assuefare rapidamente e da cui difficilmente si esce indenni a fine disco: siete avvisati.
TRACKLIST
- Rape
- The Impetus Bleeds
- Directional
- Rhetoric of No
- Clarify
- Disambiguation
INFO
ANNO: 2014
LABEL: Relapse
WEB: Website
INDIAN: RHETORIC OF NO