venerdì 28 febbraio 2014

CONAN: Blood Eagle

DOOM METAL
I Conan rientrano di diritto nella categoria di band che o si amano o si odiano. Senza vie di mezzo. Personalmente parlando, li ho apprezzati sin dalla prima volta che ascoltai Krull e ho spesso lottato invano nel tentativo di allargare la loro cerchia di fan tra le mie conoscenze, con scarsi risultati. Perciò li ho sempre un po' considerati come un mio piccolo tesoro nascosto, godendo delle varie volte in cui, appena rincasato, sparavo Monnos a tutto volume sentendo la casa tremare per la potenza dei bassi.
Ovviamente ho atteso colmo di speranze l'arrivo di questo nuovo Blood Eagle (forte del passaggio su Napalm Records, etichetta che ultimamente sta puntando molto sui nostri generi preferiti), pronto ad ascoltare un nuovo capitolo del loro caveman battle doom che li ha di fatto reso noti al grande pubblico e che li ha consacrati come una delle più interessanti formazioni del genere, come dimostrato anche dalla conferma della loro partecipazione al Roadburn di quest'anno (seconda, dopo quella del 2012).
Di fatto, poco è cambiato nel sound dei tre inglesi: sempre lentissimi, sempre distortissimi, con parti cantate che sembrano litanie recitate per invocare oscure entità e quelle improvvise accelerazioni che ti fanno venir voglia di essere su un campo di battaglia a brandire un'ascia.
Il problema di Blood Eagle è proprio questo, non aggiunge praticamente nulla a ciò che avevamo già avuto modo di ascoltare nei Conan. Sia chiaro, nessuna delle canzoni qui presenti è brutta, ma è del tutto interscambiabile con i loro vecchi brani. Certo, si potrebbe obiettare che il doom è il genere per eccellenza in cui si tende a rimanere fedeli a sè stessi, ma sinceramente ho sempre ritenuto i Conan abbastanza diversi dalle tradizionali band doom. Più sperimentali. Mi aspettavo un passo avanti, non un ben svolto compitino a casa.
Sarà anche un mio problema di aspettative troppo alte probabilmente, ma mi sento di consigliare questo disco solo a chi non ha ancora sperimentato sulle proprie orecchie il loro sound. Per il resto di voi, se avete amato i loro vecchi dischi non sarete delusi. Ma non aspettatevi nessuna rivoluzione. Promossi con riserva.

TRACKLIST

  1. Crown of Talons
  2. Total Conquest
  3. Foehammer
  4. Gravity Chasm
  5. Horns for Teeth
  6. Altar of Grief
INFO
ANNO: 2014
LABEL: Napalm Records
WEB: Website


CONAN: FOEHAMMER





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