Dopo l'annuncio della partecipazione del gruppo degli High On Fire alla prossima edizione del Roadburn Festival, la domanda ci è sorta spontanea riguardo lo stato della riabilitazione di Matt Pike annunciata a giugno.
La risposta ci arriva da Blabbermouth che pubblica degli estratti di una intervista condotta da The Village Voice al frontman del gruppo americano.
Per sintetizzare Matt Pike dice di sentirsi decisamente meglio, di provare a bere solo tè, nonstante aver sgarrato un paio di volte. Quello che però il musicista sta cercando di fare è di resistere, andare avanti e di non morire troppo giovane, perché a sua detta c'è ancora un sacco di fottuta musica da fare.
Sotto domanda Matt ammette quanto sia difficile resistere alle tentazioni sotto tour, perché quelli erano i mometi di massimo sballo. Il frontman sostiene che ora deve solamente iniziare a concepire le cose differentemente, focalizzandosi sullo stare bene e non sullo sballo e che ad aiutarlo c'è il fatto che il bassista ha smesso di bere prima di lui e che si danno dunque man forte.
La domanda successiva punta al capire se senza essere sotto sostanze stupefacenti sente di suonare meglio.
La risposta è ovviamente positiva, ma è interessante leggere come il frontman ammetta quanto sia più difficile per lui affrontare il palcoscenico da "sano", quanto lo prenda maggiormente l'ansia prima di incominciare e come gli serva del tempo prima di realizzare che sta andando tutto bene, che è sul palco per fare ciò che la gente si aspetta che faccia e che è quello il motivo per cui lo fissano.
La domanda di chiusura dell'estratto sottolinea come Pike parli apertamente di questo suo momento difficile, domandandosi se questo non lo metta in difficoltà. Con molta sincerità Pike risponde che è sempre stato conscio che se una cosa del genere sarebbe dovuta succedere, allora lui avrebbe dovuto dare spiegazioni, e che questo non lo rende una persona differente, si sente sempre lo stesso e ciò che sta cercando di fare è sempre la stessa cosa: suonare e tentare di essere una bella persona, in modo da poter essere da esempio per le persone per le quali suona.
L'intervista per intero può essere letta su The Village Voice.
Fonte: Blabbermouth.net