domenica 24 maggio 2020

OCEAN CHIEF: Den Tredje Dagen (Review)

SLUDGE METAL
Sludge, grasso, tondo, doomy, oscuro, pestante sludge!
Gli Ocean Chief sono svedesi, suonano e fanno dischi da tanto tempo ma rimangono sempre fedeli alla linea, fedeli a quel filone slabbrato, branchia marcia del più blasonato doom.
Den Tredje Dagen arriva dopo 5 anni dal suo predecessore e ci consegna i ragazzi svedesi ancora in ottima forma; già nell’iniziale Title Track si è da subito immersi in un sound liquido, marittimo (passatemi il termine) seppur ancorato alla terra e alle cupezze dell’animo umano, grasso, cupo e pesante, con picchi di profondità veramente notevoli, grazie anche ai bordoni ambient al limite della psichedelia (croce e delizia del loro paese natale) che inspessendo il tutto disseminano qua e là maestosi paesaggi quasi lunari che elevano la loro proposta da qualcosa di già sentito a qualcosa di quantomeno personale.
La seconda traccia Hyllningen inizia come un pezzo perduto dei compianti Isis per poi spostarsi dalle parti di un funeral che sfocia in belle e avvolgenti atmosfere proggy e psichedeliche. Tra Sleep e My dying Bride il bellissimo e profondo finale: qui si raggiunge l’apice emozionale del disco.
Ricordate il capolavoro degli Unearthly Trance “In The Red”? Beh, la terza e centrale traccia Dömd me l’ha piacevolmente portato alla mente, forse per via della voce del cantante, forse per via di quell’inarrestabile colata lavica di riff potenti e al limite del parossismo, forse per via di quelle timide venature black disseminate qua e là, fatto sta che, seppur forse ricordandomeli un pò troppo, mi ha dato quella sensazione piacevole e da groppo alla gola di nostalgia per una band che si è forse spostata troppo, negli anni, da quel micidiale agglomerato di sludge, drone, psichedelia e black che fino al terzo “The Trident” li aveva piantati nell’olimpo delle band più originali e profonde di un filone in cui l’originalità non regna sovrana.
Con Den sista resan si respira aria nordica da tutti i pori, fluttuante e psichedelica com’è, accarezza i timpani con una melodia che seppur non memorabile tiene incollati avvolgendo in un atmosfera sognante, cupa e molto bella.
In realtà il tutto finisce qui, se non fosse per una bonus track, Dimension 5, a quanto pare facente parte solo del formato cd, che non aggiunge nulla a ciò che è stato detto, forse un pò troppo lunga, dove l’assenza della voce si fa sentire un pò, seppur avvolgente e profonda, con una parte centrale psichedelica forse tra le più belle dell’album.
Gli Ocean Chief, come detto, non sono novellini, sanno il fatto loro, conoscono la materia, e ci consegnano un album, sì derivativo, che non spicca certo per originalità e neppure per personalità, ma piacevole, potente, malinconico e bello carico come piace a noi.

68/100 


TRACKLIST

  1. Den Tredje Dagen
  2. Hyllningen
  3. Dömd
  4. Den sista resan
  5. Dimension 5 (CD Bonus Track)
INFO
ANNO: 2020
WEB: Bandcamp


OCEAN CHIEF - DEN TREDJE DAGEN




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