POST METAL |
Eccoci qui, cinque anni dopo Aion. Considerato l'arrivo come un fulmine a ciel sereno di quest'ultimo, ero personalmente molto curioso di scoprire cosa fosse avvenuto tra le pareti della sala prove della band veronese. Risposta: evidentemente tantissime cose, visto come il sestetto ha deciso di affrontare questo nuovo LP; già il voler riuscire, secondo le intenzioni della band, a trasporre con una registrazione in studio la dimensione live a loro così tanto congeniale si proponeva come una sfida audace, che i WOWS sembrano aver vinto principalmente grazie ad un'intesa fortissima e ad una dedizione totale verso il loro obiettivo.
Parte soffuso Ver Sacrum, , Elysium è un'intro dominata da tenebrose tastiere e da una soffusa voce femminile, foriere di un'imminente devastazione che si manifesta in tutta la sua potenza nella successiva Mythras. Brano violentissimo nella sua oscura magnificenza post black metal, non concede un attimo di tregua, perfetto nel riuscire a conservare un'abrasività che spesso nel genere viene sacrificata a favore di un suono fin troppo pulito; dopo un tale assalto si accoglie con piacere il sollievo offerto da Vacuum, intermezzo ambient/drone che ci fa apprezzare l'ottima voce di Paolo Bertaiola anche su tonalità più "rilassate". Un mood che sembrerebbe mantenersi anche nell'incipit sciamanico di Lux Aeterna, pezzo che evolve progressivamente in un post metal più atmosferico in cui il gruppo dimostra di aver fatto propria la lezione degli Amenra. Più aggressiva e impostata su coordinate a metà tra lo sludge e il progressive la conclusiva Resurrecturis, dominata da riff che renderebbero orgogliosi i Neurosis.
Eccellente il lavoro dietro il mixer del solito (grande) Enrico Baraldi e magnifico l'artwork di Paolo Girardi, complementi perfetti di un disco che arricchisce ulteriormente l'ottima stagione del post metal italiano. Ver Sacrum rappresenta una nuova vetta di eccellenza per i WOWS: con questo livello qualitativo, ci sono tutti i presupposti per attestarsi tra i nomi da tenere d'occhio attualmente in circolazione nel genere.
Parte soffuso Ver Sacrum, , Elysium è un'intro dominata da tenebrose tastiere e da una soffusa voce femminile, foriere di un'imminente devastazione che si manifesta in tutta la sua potenza nella successiva Mythras. Brano violentissimo nella sua oscura magnificenza post black metal, non concede un attimo di tregua, perfetto nel riuscire a conservare un'abrasività che spesso nel genere viene sacrificata a favore di un suono fin troppo pulito; dopo un tale assalto si accoglie con piacere il sollievo offerto da Vacuum, intermezzo ambient/drone che ci fa apprezzare l'ottima voce di Paolo Bertaiola anche su tonalità più "rilassate". Un mood che sembrerebbe mantenersi anche nell'incipit sciamanico di Lux Aeterna, pezzo che evolve progressivamente in un post metal più atmosferico in cui il gruppo dimostra di aver fatto propria la lezione degli Amenra. Più aggressiva e impostata su coordinate a metà tra lo sludge e il progressive la conclusiva Resurrecturis, dominata da riff che renderebbero orgogliosi i Neurosis.
Eccellente il lavoro dietro il mixer del solito (grande) Enrico Baraldi e magnifico l'artwork di Paolo Girardi, complementi perfetti di un disco che arricchisce ulteriormente l'ottima stagione del post metal italiano. Ver Sacrum rappresenta una nuova vetta di eccellenza per i WOWS: con questo livello qualitativo, ci sono tutti i presupposti per attestarsi tra i nomi da tenere d'occhio attualmente in circolazione nel genere.
TRACKLIST
- Elysium
- Mythras
- Vacuum
- Lux Aeterna
- Resurrecturis
ANNO: 2020
LABEL: Dio Drone, Shove Records, Coypu Records, Hellbones Records
WEB: Facebook
WOWS: MYTHRAS