ATMOSPHERIC DOOM/SLUDGE |
Buio, totale buio. È questo ciò che ci aspetta come specie
umana, stando a ciò che ascoltiamo da “Delusion of Negation” degli
italianissimi Zolfo. E buio, solo buio, è ciò che lo Sludge Doom del gruppo
barese rappresenta in musica.
Si parte con l’intro, “Neural Worm”, fatto di urla e oppressione, che già ci
porta in territori di totale disperazione e ci mette in allerta: non stiamo affrontando
un disco su unicorni e arcobaleni.
La successiva “Inner Freeze”, nonché primo
singolo rilasciato, è il pezzo più atipico del disco. Si tratta di un brano di
stampo chiaramente sludge: nonostante sia comunque ben fatto, è il pezzo che
rimane leggermente sotto agli altri. Probabilmente è quello più standard e
quasi che dà di già sentito, ma tant’è. Non fraintendetemi, lo dico
semplicemente perché il resto del disco mostra la vera anima degli Zolfo: puro
attacco sonoro, ma ricercato e vario. Già dalla seguente “Existential Prolapse”
vi potete rendere conto di ciò che dico: il pezzo è più strutturato e
poliedrico, doti che saranno presenti per tutto il resto del lavoro. La
partenza è affidata ad un lento arpeggio, che si evolve in maniera eccellente
tra distorsioni granitiche e parti psichedeliche. Si sentono addirittura delle
chiare influenze progressive e noise, la vera forza di “Delusion of Negation”.
Tuttavia, senza troppi giri di parole, ecco che arriva il pezzo migliore dell’intero
disco: la titletrack. C’è ben poco da dire su questo brano, l’intro alla Om ci
trascina man mano in un vortice di oscurità ed ipnosi, che attaccano direttamente
il nostro cervello. Si tratta di un brano realmente “Atmospheric Doom”, che
prende a piene mani dalle lezioni dei Neurosis più malati degli anni ’90 e le
combina con il Doom più introspettivo e magnetico, alla Thou. La durata può
sembrare uno scoglio, ma 14 minuti e mezzo sono sapientemente gestiti e
riescono a mantenere l’attenzione dell’ascoltatore molto alta.
L’ultimo pezzo, “The Deepest Abyss”, è la degna conclusione del viaggio in cui
ci ha portato “Delusion of Negation”. Si tratta del perfetto riassunto della
proposta musicale degli Zolfo: si passa da un intro rarefatto a dei riff
granitici di stampo più classico, che ci ricordano i migliori Belzebong,
Bongripper e Monolord.
Ce ne siamo accorti, le uscite di questo genere nell’ultimo periodo hanno
affollato la scena mondiale, ma qui siamo di fronte ad un prodotto di ottima
qualità. Sicuramente con qualche errore di maturità: come già detto, il primo
pezzo è quello un po’ più fuori luogo all’interno del contesto ed anche il meno
gratificato dai suoni generali del disco. Si tratta comunque del primo lavoro
del gruppo barese, quindi è un problema ampiamente sormontabile, e nonostante
ciò “Delusion of Negation” è una delle migliori uscite del genere, italiano e
non, degli ultimi 5 anni. Date un ascolto ai ragazzi baresi, ne sarete ampiamente
convinti e ammaliati, e se siete fan di Om, Sleep, Thou e Neurosis ve ne innamorerete.
Menzione a parte per Spikerot Records, che ultimamente, con questo, ha sfornato
almeno tre grandissime uscite italiane nel macrogenere del male di vivere:
touché.
TRACKLIST:
- Neural Worm
- Inner Freeze
- Existential Prolapse
- Delusion of Negation
- The Deepest Abyss
ANNO: 2020
LABEL: Spikerot Records
WEB: Facebook
ZOLFO - DELUSION OF NEGATION